Non accenna a placarsi la polemica relativa ai lavoratori stagionali migranti impegnati nella raccolta delle olive a Campobello di Mazara. Qualche giorno addietro i migranti hanno addirittura sfilato in corteo nel centro urbano per chiedere un alloggio dove dormire. Prima dell’estate la Prefettura di Trapani aveva ordinato (e coordinato) lo sgombero dell’ex cementificio "Calcestruzzi Selinunte" sul territorio di Castelvetrano, dove alloggiavano abusivamente i migranti. In questo periodo per la raccolta delle olive, arrivano in paese centinaia di migranti che, negli anni scorsi, hanno trovato ospitalità all’interno del campo (vedi foto di copertina) allestito con le unità abitative dell’Unhcr presso l’ex oleificio ‘Fontane d’oro’ dal Comune coi fondi della Regione (Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro).
Per quest’anno la Prefettura ha fatto sapere che la Regione non potrà finanziare il montaggio, la gestione e lo smontaggio del campo. L’ente locale non ha soldi e il rischio è quello che il campo non venga aperto. Per alcuni giorni gli stessi migranti economici hanno stazionato all’interno dell’area verde della villa comunale, accanto al palazzo comunale, in attesa di trovare un posto dove dormire; l’Amministrazione aveva tolto le panchine al fine di evitare il bivacco dei migranti.
Adesso il sindaco Giuseppe Castiglione rivolge un appello ai cittadini e agli imprenditori agricoli locali, invitandoli a collaborare al fine di gestire in maniera condivisa l’accoglienza di questi lavoratori, che rappresentano manodopera ormai indispensabile per l’economia locale. In particolare, il Sindaco tiene a ribadire l’importanza di scongiurare che si formino accampamenti abusivi nel territorio comunale che comporterebbero inevitabili problematiche di ordine pubblico, emergenze sanitarie e situazioni di degrado e di illegalità, così come è già avvenuto negli anni passati all’interno dell’ex cementificio e nelle aree adiacenti Fontane d’Oro.
“È di fondamentale importanza – afferma il sindaco Castiglione - che i cittadini affittino le case ai lavoratori stagionali e che anche gli imprenditori agricoli collaborino concretamente con le istituzioni al fine di condividere la gestione dell’accoglienza di questi lavoratori, esercitando una responsabile azione di vigilanza e garantendo ospitalità ai lavoratori impiegati nelle proprie aziende, anche in strutture precarie, quali ad esempio le tende da campo o strutture di legno, purché siano garantiti i servizi igienici, l’acqua e la corrente elettrica, in modo da scongiurare la formazione di accampamenti spontanei e le conseguenziali problematiche di ordine pubblico che si sono verificate negli anni passati”.
Francesco Mezzapelle