Mazara, vicenda Licei, Comitato di genitori scrive al Sindaco e al Vescovo. Tutto rinviato al 22 luglio a Trapani…

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
10 Luglio 2019 09:20
Mazara, vicenda Licei, Comitato di genitori scrive al Sindaco e al Vescovo. Tutto rinviato al 22 luglio a Trapani…

Oltre al problema della raccolta e del conferimento dell’umido organico, a tenere con il fiato sospeso destando molte preoccupazioni alla cittadinanza mazarese, vi è la la questione relativa alla individuazione di una nuova sede per il liceo “Adria-Ballatore”, che accorpa Liceo Classico e Scientifico per quello Artistico “Don Gaspare Morello”. Sembra evitato, almeno dalle ultime notizie, il rischio che i due Licei dal prossimo anno scolastico, 2019-2020, possano essere trasferiti in altre città della Provincia, rispettivamente a Campobello di Mazara e Salemi, così come era inizialmente previsto a seguito della delibera n.

98 del 28/12/2018 del Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Trapani (ex Provincia), il dott. Raimondo Cerami “Piano di razionalizzazione degli immobili ad uso scolastico. Esercizio del diritto di recesso dai contratti di locazione passiva”. Per il Liceo Artistico sembra che possa essere adottata la soluzione di coesistenza, nella sua sede di contrda Affacciata, con succursale dell’Istituto Tecnico Industriale “Francesco Ferrara” (Ipsia e Alberghiero) che fino allo scorso anno era ospitata nei locali privati di via Mario Mafai per i quali la Provincia non ha rinnovato il contratto di affitto.

Il problema dell’individuazione di un immobile riguarderebbe invece il triennio del Liceo “Adria-Ballatore”, fermo rimanendo a disposizione del biennio i locali di via Oriani. Sulla questione alcuni giorni abbiamo pubblicato un pezzo (vedi link https://mazara.primapaginasicilia.it/mazara-questione-licei-esiste-la-soluzione-restano-perplessita-su-modus-operandi-dellex-provincia/ ) attraverso il quale abbiamo dato notizia sia della disponibilità da parte dell’Amministrazione del sindaco Salvatore Quinci a concedere in comodato d’uso gratuito locali comunali a Mazara Due all’ex Provincia per un loro adeguamento all’utilizzo, che della presenza di un’offerta da parte della ditta mazarese proprietaria degli immobili di via Mafai a seguito della manifestazione di interesse presentata dallo stesso Libero Consorzio per l’acquisto di immobili da adibire ad uso scolastico.

Nei giorni successivi, nel pomeriggio del 9 luglio, sulla questione Licei, si è tenuta , presso l'aula magna della sede di via Oriani una riunione (vedi foto n.2) fra i genitori degli studenti, la preside prof. Rosa Maria Lentini, l’Amministrazione comunale e la presidente della V Commissione consiliare, Stefania Marascia.

Nel corso della riunione, nella quale si è appreso che il nuovo Presidente di Istituto è l’avv. Walter Marino, si è discusso della questione ed è stato concordato un nuovo incontro a Trapani, il 22 luglio, fra la Preside, il sindaco salvatore quinci ed il Commissario del Libero Consorzio, Raimondo Cerami. Al termine della riunione presso la sede di via Oriani, presso lo studio dell’avv. Maria Vita Ippolito, si è costituito il “Comitato Spontaneo di Genitori” che ha inviato due lettere, una al sindaco Salvatore Quinci, e un’altra al vescovo della Diocesi di Mazara, mons.

Domenico Mogavero. Nelle due lettere la premessa è la stessa: “Le scriviamo nella consapevolezza che la nostra città come ogni comunità vive di storia, di tradizioni, di simboli e che questi ultimi si esprimono tanto nelle strutture fisiche quanto in quelle immateriali. Essere originari di una città significa, quindi, porsi in rapporto con un insieme di simboli che rappresentano dei termini per la costruzione di una identità personale. Orbene non vi è dubbio che la città di Mazara del Vallo ha perso, nel tempo, numerosi luoghi simbolici che ne hanno indebolito il sentimento di appartenenza.

Il rischio che le istituzioni coinvolte in ultimo ci prospettano è quello di perdere in maniera definitiva, per mancanza di fondi pubblici all'uopo destinati e di adeguati locali alternativi, anche il Liceo “G.G. Adria – G.P. Ballatore” , luogo simbolico che più di ogni altro ha conferito identità a questa comunità”. Al sindaco Quinci il Comitato, citando l’articolo 34 della Costituzione Italiana sul diritto allo studio, scrive: “Riteniamo che debba mettere a disposizione degli alunni tutto ciò che serve per consentire loro di adempiere all'obbligo scolastico e di esercitare, al tempo stesso, il diritto all'istruzione, cogliendo il nesso e la reciprocità tra il diritto allo studio e il principio di uguaglianza, atteso che se non si tutela il primo non può garantirsi l'uguaglianza fra i cittadini e dei pari, se non si assicura l'uguaglianza o, meglio, se non si rimuovono gli ostacoli economici che creano differenziazioni, non si può consentire ai capaci e meritevoli, privi dei mezzi, raggiungere i gradi pili elevati degli studi. Non abbiamo potuto fare a meno di rilevare l'impegno di questa pubblica amministrazione per trovare soluzione alla tematica connessa agli edifici scolastici, tuttavia, l'impegno profuso , non ha portato fin qui ai risultati sperati.

Vi chiediamo, pertanto, una più efficace azione amministrativa al fine di contribuire alla risoluzione del problema , nella consapevolezza che la tematica in questione travalica il diritto allo studio dei singoli e coinvolge, per le ragioni su accennate, l'intera comunità, inerendo al vincolo stesso di appartenenza alla Polis. Certi di un Suo riscontro, Le comunichiamo fin da subito la nostra disponibilità ad un incontro congiunto con tutti i soggetti coinvolti ove Le rappresenteremo alcune soluzioni, concepite dal neonato comitato, all'annosa problematica” Al vescovo Mogavero lo stesso Comitato scrive chiedendo la disponibilità di un locale specifico della Diocesi: “Vostra Eccellenza siamo qui ad appellarci a Lei, non solo come autorità spirituale della Diocesi, ma come pastore che più di ogni altro ha saputo interpretare Ia nuova Chiesa di Sua Santità Papa Francesco, capace "di uscire fuori ed ascoltare il grido della gente ", affinchè ascolti il nostro grido di cittadini e di genitori e conceda in comodato i locali del Seminario Vescovile per ivi allocare il Liceo in contestazione. Siamo certi che la Chiesa non può indicare, credibilmente, alla città le strade da percorrere in termini di disponibilità ed accoglienza, se, contemporaneamente, non percorre le strade che indica.

Certi di un vostro positivo riscontro Le porgiamo deferenti saluti”. (in foto copertina il Seminario Vescovile in piazza della Repubblica) Sulla questione ieri abbiamo intervistato ieri il sindaco Salvatore Quinci (in foto n.3) il quale ha sottolineato che la stessa è di competenza dell’ex Provincia ma che vista l’emergenza l’Amministrazione si è messa disposizione per trovare una soluzione.

Quinci ha sottolineato che nel prossimo incontro con il Commissario Cerami saranno rappresentate un paio di soluzioni soddisfacenti per il Liceo “Adria-Ballatore”. “in questo momento –ha detto- sono a conoscenza delle preoccupazioni e lamentele delle famiglie e della nascita di comitati spontanei, però vorrei rassicurare, il sindaco ha preso in carico il problema già appena insediato mettendo i tecnici comunali al lavoro. Certo –ha sottolineato Quinci- ogni proposta deve avere una concretezza tecnica, non ci si può improvvisare tecnici, l’edilizia scolastica ha dei parametri molto rigidi, un immobile non può essere adattato così semplicemente ad uso scolastico.

Vorrei tranquillizzare tutti ”. Infine lo stesso primo cittadino: “la soluzione ideale per noi è quella della ditta Teco srl che ha risposto alla manifestazione di interesse dell’ex Provincia relativamente ad immobili già pronti in via Mafai e adeguati per l’inizio dell’anno scolastico; anche se questa proposta non ha trovato risposta da parte del Commissario Cerami. Chi ci propone immobili per i quali servono lavori lunghi anni non ha capito che già da settembre serviranno locali per il Liceo.

Ricordo comunque che la competenza sulla questione è della Provincia ma noi, come Amministrazione, faremo la nostra parte”. Francesco Mezzapelle

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