Mazara, la kasbah “terra di nessuno”. Droga, vandalismo e disinteresse deturpano bellezza e storia…

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
29 Dicembre 2019 11:24
Mazara, la kasbah “terra di nessuno”. Droga, vandalismo e disinteresse deturpano bellezza e storia…

Atti di vandalismo, sotto gli effetti di droghe, nei confronti del patrimonio artistico della Città ed in particolare del suo centro storico, sembra questo il passatempo notturno di molti ragazzi, anche di giovane età. Ritorniamo pertanto ad occuparci di una problematica che, purtroppo, non viene affrontata con la dovuta risolutezza da parte degli organi competenti. Abbiamo ricevuto infatti una segnalazione in merito ad un vero e proprio scempio che si è consumato in questi ultimi mesi in uno dei vicoli più belli del centro storico mazarese, cioè Vicolo Vipera, nei pressi di piazza di Porta Palermo.

Da qualche tempo la piazzetta all’interno dello stesso vicolo Vipera è diventato ritrovo  di ragazzini che fumano “spinelli” (ma crediamo che facciano anche uso di alcool e di altre droghe) riducendo la zona, spesso frequentata da turisti grazie anche alla presenza di alcune strutture ricettive, ad un vero e proprio bivacco. Ma non finisce qui. Infatti, probabilmente in preda ai fumi dell’alcool, gli stessi balordi hanno distrutto parte delle bellissime ceramiche realizzate dal noto ceramista Eugenio Sclafani il quale aveva dedicato le opere ai morti in mare di ogni nazionalità contribuendo a rendere lo stesso vicolo Vipera un museo a cielo aperto; i pannelli in ceramica presentano evidenti danneggiamenti con i resti spezzati, teste e conchiglie, ancora accumulati per terra.

(vedi foto-collage di copertina) Secondo quanto riferito da nostre fonti, l’azione di questi piccoli criminali sarebbe quotidiana. Nella zona sono intervenuti i vigili urbani ma la loro azione è limitata dagli orari d’ufficio, non certamente operativi durante le ore notturne quando avvengono i suddetti misfatti. Alcuni dei balordi che hanno distrutto le opere sarebbero individuabili grazie alle telecamere di sicurezza, dovrebbero essere assicurati alla giustizia. Entro pochi giorni in quella zona dovrebbe essere potenziata la videosorveglianza con altre telecamere di sicurezza e controlli. E’ una corsa contro il tempo visto ogni notte viene distrutto qualcosa.

La Città –lo ripetiamo da mesi- non può certamente chiudere gli occhi di fronte all’imperversante fenomeno della diffusione massiccia di droghe anche fra i giovanissimi. Coloro che si occupano di “politiche sociali” nel Comune conoscono queste realtà? Come pensano di intervenire? Oppure soltanto impegnati in quei servizi che trovano finanziamento nelle attività del Distretto socio-sanitario D53? Altra questione riguarda il centro storico di Mazara del Vallo: ci sembra che da qualche anno, dopo circa 8 anni di riflettori accesi attraverso interventi di riqualificazione, ci sia (nonostante alcune iniziative "stagionali"che interessano soltanto le principali arterie) una progressiva disattenzione ed abbandono; alcune delle opere realizzate negli ultimi anni, a parte l’azione di vandali, stanno cadendo a pezzi; la cosiddetta kasbah sta tornando ad essere una “terra di nessuno”, anzi, ancor peggio, una “zona franca” per la microcriminalità; bande multietniche formate da ragazzi italiani, tunisini e slavi scorrazzano incontrastate.

Torneremo ad occuparci più nel dettaglio su tale problematica. Francesco Mezzapelle

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