Inerzia e imperizia dominano il quadro gestionale di Capo Feto- Area naturale di eccellenze marine,lacustre, faunistiche e specie di flora da suscitare interesse scientifico e da meravigliarsi. Patrimonio Euro-Mediterraneo, classificato dalla Unione Europea “Area Naturale” non ancora riconosciuta “Area Protetta”. Mazara del Vallo ha bisogno di narrativa di verità sulla realtà attuale e sulla strategia di futuro di questa sua vasta zona comunale, ove ad ovest fende e confina con il Comune di Petrosino.
Un grave degrado per deposito continuo di materiali vari di rifiuti. Con rischio di obiettivi indecifrabili, documenta e denuncia il recente monitoraggio di ricerca del il Duemila. Un pericolo e una perdita Capo Feto non merita di stare in ombra. Ha bisogno di realismo, di un faticoso e cocciuto lavoro che riesca a fare sintesi tra valori dell’intera zona che oggi appare, in rapida dissoluzione e isolamento. Il Comune di Mazara, per interesse pubblico , ha diritto di realizzare un modello turistico che coniuga funzione naturalistica e significato storico.
Il dossier dell’istituto Il Duemila che travasa il lavoro di monitoraggio spiega e sostiene che il Comune di Mazara può esercitare un duplice potere: Territoriale Ambientale e Storico e identitaria e dare risposte agli ambientalisti e alla cittadinanza.. La quasi totalità dell’area appartiene al Comune di Mazara che per comportarla e allargarla nell’antica e primaria direzione, acquistò nell’anno 2001, con un milione di vecchie lire, molti terreni privati. In sostanza, Capo Feto fa parte dell’identità di Mazara .
Proprio in questo tratto estremo alla Sicilia in cui Capo Feto (Europa) e Capo Bon (Africa) tendono ad Abbracciarsi sul mare. Mazara era borgo popolato con porto fluviale strategico dei Greci di Selilunte quando Ammiraglio della flotta di Roma e quello di Cartagine vi sbarcarono e firmarono un patto (Fedus in latino) di tregua in una delle sanguinose guerre puniche per conquistare il dominio del mediterraneo. Questo nostro sistema naturalistico-storico-ha espresso il presidente de il Duemila avvocato Nicolò Vella.
Non si può snaturarlo e privarlo di significato. Ha una sua continuità che dalle radici del passato, eliminata l’attuale corale smemoratezza, porta ai sogni di un futuro migliore. Non camminare nella storia si zoppica nel presente. Non sappiamo più immaginare e ideare come il nostro passato si leghi al presente e come esso possa legarsi al futuro. Il messaggio è forte e chiaro. A Capo Feto il passato non è un sorpassato una vicenda da dimenticare. La città di Mazara per interesse pubblico, pur senza il vincolo di area protetta, per il rilancio turistico culturale-naturalistico-storico ha il diritto e potere di indirizzare visite speciali guidate e trasportate di flussi turistici a Capo Feto, bonificato e valorizzato.
Una scelta fondamentale di fattori competitivi per prolungare la permanenza di turisti e viaggiatori nelle strutture alberghiere e benefici per la gastronomia. Nota Istituto di ricerca Il Duemila