Questo il titolo dato alla lectio magistralis tenuta dal prof. Francesco Saverio Calcara presso l’UNITRE di Castelvetrano in occasione dello scambio degli auguri per le festività pasquali organizzato il 22 marzo scorso. Si tratta del recupero delle nostre tradizioni culturali, artistiche e culinarie che l’UNITRE di Castelvetrano promuove da sempre coadiuvata dal laboratorio “Artisti in cucina e non solo” diretto dalla vice presidente Susanna Campagna.
La rivalutazione del territorio è un importante obiettivo dell’Unitre che sosteniamo anche con incontri culturali e culinari, sostiene il presidente Peppe Ancona, che, dopo aver salutato gli ospiti presenti e aver ringraziato il direttivo per la solerzia nell’organizzare gli eventi, ha dato il benvenuto al prof. Francesco Saverio Calcara conferendogli il riconoscimento di socio onorario della associazione UNITRE che vanta già un decennio di operatività sul territorio.
Quest’anno il tema della luce è il filo conduttore dell’iniziativa che ha già avuto inizio il 13 dicembre in occasione dell’approssimarsi delle festività natalizie e che il 22 marzo ha proseguito con la trattazione del tema della Maddalena vista nella prospettiva delle tre pittoresse Artemisia Gentileschi, Fede Galizia, Lavinia Fontana.
Nell’analisi dell’opera Noli me tangere, il professore e storico Francesco Saverio Calcara ha messo sapientemente in luce i temi religiosi e le sfumature artistiche di queste tre grandi pittrici del manierismo italiano, senza mancare di attualizzare con osservazioni sui dipinti e le sculture presenti nella chiesa Madre nella cappella della Maddalena.
La moderatrice Francesca Gentile, dopo aver esposto brevemente le vite di queste tre donne speciali, ha sottolineato lo sforzo che le stesse hanno fatto di trasformare il loro genio artistico in un mestiere.
Nell’Italia del Seicento, molto involuta dal punto di vista socio culturale, stretta tra la dominazione spagnola e la controriforma la pittura al femminile di Fede Galizia, Artemisia Gentileschi e Lavinia Fontana, tre donne pittoresse protofemministe che portarono avanti la loro condizione di donna oltre ogni convenzione sociale, divenendo famose e apprezzate già nel loro tempo, trova nuovi modi per esprimersi.
La serata si è conclusa con la degustazione di agnellini di pasta di mandorle, biscotti quaresimali, campanari e altre bontà sopraffine dell’arte dolciaria siciliana realizzati dal laboratorio “Artiste in cucine e non solo”.