Tredici rinvii a giudizio. Si è conclusa così l’udienza preliminare nell'ambito del procedimento scaturito dall'operazione Eirene che vede coinvolti, tra gli altri, l'ex senatore Nino Papania e l’ex vicesindaco di Alcamo Pasquale Perricone. Gli indagati sono chiamati a rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsioni, traffico di droga e scambio elettorale politico-mafioso.
Il GUP, Paolo Magro, ha accolto la richiesta avanzata dal pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Palermo. Il processo prenderà il via il 9 maggio 2025 presso il Tribunale di Trapani.
Durante l’udienza, l’ex senatore Nino Papania, accusato di voto di scambio politico-mafioso, non era presente in aula.
L’Operazione Eirene, messa a segno dalla Squadra Mobile di Trapani, portò alla luce presunti intrecci tra politica e criminalità organizzata, delineando un quadro inquietante di condizionamenti sul voto e di controllo del territorio da parte delle cosche mafiose.
Oltre a Papania e Perricone andranno a processo: Francesco Coppola, considerato il capomafia di Alcamo, Giosuè Di Gregorio, Giuseppe Sciacchitano, Gregorio Ascari, Salvatore Li Bassi, Antonino Minio, Giorgio Benenati, Fabio Ciotti, Antonio Provenzano, Nicolò Melodia e Giuseppe Diego Pipitone