“Le cose ritrovate” continua il suo percorso nelle rassegne d’autore

Il documentario sul Belìce in concorso al Foggia Film Festival

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
22 Novembre 2022 08:00
“Le cose ritrovate” continua il suo percorso nelle rassegne d’autore

Esordio ufficiale in Italia per il documentario “Le cose ritrovate”, della regista Chiara Bazzoli, prodotto dalla Fondazione Apulia Film Commission e Fondazione CON IL SUD nell’ambito di Social Film Production Con il Sud, ed incentrato sul recupero della memoria del terremoto nella Valle del Belìce del 1968. L’opera infatti è in concorso ufficiale al Foggia Film Festival, che si tiene dal 20 al 26 novembre, e sarà proiettata domani, alle 17 e 30 presso l’Auditorium Santa Chiara, nel programma della sezione Documentary.

Dopo la prima uscita avvenuta ad agosto all’International Documentary & Short Film Festival Of Kerala in India, quindi, il lavoro della regista bresciana, realizzato dalla Effendemfilm, dalla Rete Museale e Naturale Belicina e dall’Associazione Amici di Don Peppuccio Augello ODV, prosegue il suo cammino attraverso l’approdo in terra pugliese e la partecipazione all’importante rassegna d’autore foggiana, facendo conoscere sempre di più la realtà del territorio belicino in Italia ed all’estero.

Le riprese del film sono completamente ambientate tra i paesi coinvolti nel sisma di cinquantaquattro anni fa, e a far da sfondo alle scene del documentario sono i ruderi ed i luoghi che ancora portano i segni del terremoto del Belìce, con tutto il loro carico evocativo, immaginati dall’autrice come opere di Land art. A descrivere e dare un titolo a queste simboliche opere d’arte sono chiamate direttamente le persone del luogo, che hanno vissuto quell’esperienza tragica e che rimangono legate al loro passato attraverso un ricordo, una fotografia, una poesia, una canzone...

«Pur essendo un documentario che nasce dai luoghi, ho deciso di lasciare i ruderi come sfondo delle storie personali che sono le vere protagoniste del film – dice Chiara Bazzoli - Il paesaggio è al servizio di una narrazione che, anche nella dimensione corale, rimane intima, autentica, ed è il frutto sincero di persone o di gruppi».

Ecco il link del trailer: https://vimeo.com/771607436

ecco i credits:

LE COSE RITROVATE

un film di Chiara Bazzoli direttore fotografia: Andrea Marchese suono in presa diretta: Gianluca Donati operatore: Alessio Abate montaggio: Armando Duccio Ventriglia delegato di produzione: Massimo Modugno supervisore editoriale: Alessandro Piva prodotto da: Fondazione Apulia Film Commission produzione esecutiva: Effendemfilm srl in collaborazione con Associazione Rete Museale e Naturale Belicina. Associazione Amici di Don Peppuccio Augello O.D.V. Durata: 36:00 Anno: 2021

SINOSSI Nella Valle del Belice, il cuore della Sicilia occidentale, rimangono ancora i ruderi dei paesi abbandonati dopo il terremoto del 1968. Sono il condensato visibile di un trauma, evocativi e inquietanti, immaginati come opere di Land art che nel tempo, assecondando la volontà dell’artista, si possono disfare fino a scomparire. Ma ad esse mancano la targhetta e una breve descrizione che ce li facciano capire. A chi tocca rinominarli? A chi tocca descriverli? A coloro che hanno mantenuto un legame con i ruderi. A Vito, Michele, Caterina, Pasquale, Maria, Biagio...ognuno lo fa a modo suo: chi con una fotografia ai suoi compaesani sulla vecchia scalinata, chi con una poesia nella casa sventrata o un pranzo nel rudere, con una canzone, con un racconto collettivo nella vecchia chiesa.

NOTE DI REGIA Il documentario parte dall’idea che i ruderi abbiano un valore ed esplora quale sia. L’indagine compiuta diventa una riflessione sull’identità individuale e collettiva e anche sulla relazione con la storia e il paesaggio. Ciò avviene con il linguaggio dei protagonisti che mantiene sempre qualcosa di intimo. Dal punto vista visivo ogni targhetta è una scena, da guardare leggermente a distanza e in modo frontale come fosse un’opera d’arte o anche come se accadesse su un palco. Come in un rito la musica della banda locale inizia e chiude il film.

NOTE DI PRODUZIONE Il film è stato realizzato all'interno della misura SOCIAL FILM PRODUCTION CON IL SUD, promossa dalla Fondazione Apulia Film commission e Fondazione con il Sud. Il progetto è stato presentato al bando dalla casa di produzione Effendemfilm in collaborazione con la Rete Museale e Naturale Belicina e l’Associazione Amici di Don Peppuccio Augello.

BIOGRAFIA

Chiara Bazzoli (Desenzano 1972) vive a Brescia e lavora nell’ambito del teatro sociale come

regista e autrice. Nel 2003 cura regia, soggetto sceneggiatura del documentario “Territori segreti”, vincitore di alcuni premi. Nel 2019 è finalista al premio Solinas - doc per il cinema, con il progetto scritto con Chiara Cremaschi “I sognatori”, in finale anche a Perso Lab al Perugia Social Film Festival.

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