La via delle storie dedica un approfondimento su Màkari,in studio Claudio Gioè

Il programma di approfondimento è andato in onda lunedì in seconda serata dopo il primo episodio di "Màkari 2"

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
09 Febbraio 2022 08:00
La via delle storie dedica un approfondimento su Màkari,in studio Claudio Gioè

Come spiegare il successo delle fiction televisive? È iniziato con questa domanda il programma di approfondimento Via delle Storie andato in onda lunedì sera in seconda serata su Rai 1, subito dopo la fine della prima puntata della seconda stagione di MaKari.

La puntata  ha visto come protagonista diverse fiction firmate Rai – come Mina Settembre e Doc – lasciando molto spazio soprattutto a Màkari.

Quella di Via delle Storie è stato un vero e proprio momento di cineturismo: il programma, infatti, ha portato i telespettatori a scoprire i luoghi, i personaggi e le leggende che stanno facendo di Macari uno dei posti più apprezzati dagli italiani - indubbiamente anche grazie alle avventure di Saverio Lamanna -.

Gli autori del programma, poi, hanno incontrato Marilù Terrasi – ristoratrice che ha ispirato lo scrittore Gaetano Savatteri per i suoi romanzi –, Andrea De Francisci – proprietario della “casa di Saverio” – e Bartolo Sieli – memoria storica di Macari –.

«Questo posto – ha detto Marilù Terrasi, che ha ispirato proprio il personaggio Marilù – Gaetano l’ha conosciuto perché negli anni è venuto al ristorante beandosi di questa zona. Un giorno mi ha chiamato chiedendomi se poteva ambientare a Macari i suoi racconti, facendo qualche riferimento a me e al mio ristorante. Gli dissi che non solo avrebbe fatto un regalo a me ma lo avrebbe fatto soprattutto a Macari. E così è cominciata questa storia. Noi stavamo aspettando di essere scoperti, però per mantenerci come siamo».

Via delle Storie, così, ha voluto creare un racconto con l'obiettivo di portare il telespettatore alla scoperta di un vero e proprio tesoro: Macari.

«La leggenda su Macari – ha detto Bartolo Sieli, memoria storica della zona – dice che c’era un convento di monaci che erano anche dei briganti. Nell’arco degli anni, questi avevano raccolto un tesoro e tutti, così, cercavano questo tesoro, non rendendosi conto che il vero tesoro era proprio Macari».

Parole che ha condiviso anche l’attore Claudio Gioè – protagonista della serie tv girata nel trapanese – che si trovava in collegamento da Palermo.

«San Vito Lo Capo, Macari e la provincia di Trapani fanno parte della mia memoria di ragazzo. Sono state per me una sorta di sud dell’anima, il luogo delle vacanze, dei sogni, delle speranze. Tornare lì a girare una serie che ha come protagonista questo scenario incredibile con dei tramonti spettacolari è stato davvero un sogno».

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