​La vera storia di Orgoglio Castelvetranese

Poca la partecipazione dei cittadini, avevamo chiesto ai candidati locali di assumere un impegno formale per l'ospedale

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
04 Agosto 2022 08:29
​La vera storia di Orgoglio Castelvetranese

Diciamola la verità!

Una volta e per tutte!L’unica occasione in cui si è realizzata la partecipazione dei castelvetranesi ad una iniziativa del nostro Comitato Civico è stata quella del Corteo cittadino del giugno 2018 “Sono castelvetranese e non sono mafioso”, che ha visto oltre un migliaio di cittadini sfilare nelle vie del centro cittadino della nostra Castelvetrano commissariata.Per tutti i quattro anni successivi costellati da svariate ed infaticabili iniziative messe in campo dai cinque componenti del Direttivo, nessun altro si è dato da fare e persino coloro che, sulla carta, avrebbero dovuto offrire una partecipazione attiva, hanno voluto declinare l’impegno, tant’è che alcuni soci dello stesso Comitato civico sono stati espulsi per inattività.Persino i Sindaci della Valle del Belice che inizialmente, su legittimo e consapevole coinvolgimento voluto da Orgoglio, hanno partecipato a fiaccolate e iniziative di piazza, hanno voluto dedicarsi alla linea istituzionale sin dall’aprile del 2021 per risolvere la battaglia in difesa del nostro ospedale.Battaglia persa da parte di Orgoglio che ha avuto comunque il merito di far rimanere alta l’attenzione con le proprie iniziative, del tutto fallimentare quella dei sindaci che si sono accontentati delle vane promesse di Musumeci.Orgoglio Castelvetranese ha organizzato manifestazioni di piazza, assemblee cittadine, raccolte di firme (9.000), redatto documenti di approfondimento, ricorsi straordinari avverso il piano territoriale sanitario regionale e contro l’atto aziendale, ha persino convinto ben otto sindaci dei Comuni della Valle del Belice a sottoscrivere col nostro Direttivo un Esposto inviato alla Procura della Corte dei Conti per danno erariale, fiaccolate a difesa del recinto del nostro ospedale, gazebo permanente dinanzi al cancello esterno con raccolta di circa 2.500 schede elettorali inviate con pen drive al Presidente della Repubblica Mattarella, richiesta di intestazione ad ospedale “Valle del Belice”, interventi nella VI Commissione regionale alla Sanità che ha approvato una risoluzione parlamentare di sollecito al Governo regionale e tante denunce ai mass media anche televisivi per fare in modo che l’attenzione alla questione del diritto alla salute dei nostri cittadini belicini non fosse dimenticata.Abbiamo partecipato attivamente alla realizzazione di una Rete di Comitati per la Salute in Sicilia che ha coordinato una manifestazione il 27 maggio 2022 dinanzi all’assessorato regionale alla sanità e che sta organizzandosi per una protesta dei territori siciliani rappresentati da una trentina di Comitati civici in Rete regionale in difesa del diritto alla salute dei propri cittadini.Abbiamo denunciato una strategia istituzionale di annientamento della nostra Castelvetrano città cancellata e la criminalizzazione della nostra comunità di 30.000 persone per colpa di un solo uomo.Adesso la parola sta passando alla politica che sino adesso è stata del tutto latitante sul piano della difesa del diritto alla salute dei cittadini e che oggi, solo oggi, sta facendo sentire la sua voce gracchiante che mira a conquistare i silenti elettori in vista delle prossime consultazioni elettorali.E così che una “letterina” a Razza o, del caso, anche a Musumeci diventa importante elemento di recente e improvvisata lotta per la difesa dell’ospedale o anche una visita del solito Musumeci che, solo allo scadere del mandato di Presidente, si fa vedere a Selinunte per promettere e non mantenere, diviene significativa azione di grande spessore a tutela del territorio mortificato e vilipeso.Ecco i nuovi messia che vengono additati dalla popolazione come i nuovi paladini che improvvisamente trovano la via di Damasco e la percorreranno sino alle elezioni regionali e ancor prima nazionali, poiché Musumeci non consentirà di unificare le elezioni per puro calcolo politico personale e così le operazioni elettorali costeranno al contribuente di più di quel che potrebbero.Avevamo chiesto ai candidati locali di assumere un impegno formale e pubblico di programmare la difesa del nostro ospedale quale punto imprescindibile della loro campagna, ma rifiutiamo la presa in giro di chi si avventura in iniziative improvvise e appiccicaticce che intendano solo conquistare un po’ di visibilità elettorale.Abbiamo persino la presunzione di identificare chi ha fatto solo finta di difendere il territorio belicino e portare avanti solo se stesso, ma temiamo che i nostri concittadini siano preda di questi politicanti, perché i castelvetranesi sono malinconici e rassegnati, gente dalla memoria corta che avrebbe bisogno della speranza di un futuro migliore che nessun politicante di tal fatta assicurerà loro.Ci auguriamo che sappiano scegliere e che sappiano diffidare da queste sirene della politica che improvvisamente, per un voto in più, hanno la faccia tosta di negare che l’unico soggetto ad avere agito per la tutela del cittadino e per quattro lunghi anni, è stato il Direttivo di Orgoglio Castelvetranese Belicino, costituito da un coraggioso manipolo di uomini e donne che oggi si chiede di dimenticare per far posto a loro, ai veri messia che ci salveranno in cambio di un voto.Il Direttivo di Orgoglio Castelvetranese Belicino

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