Italia Nostra Castelvetrano dice no alla demolizione del serbatoio idrico

Il serbatoio di via Mascagni da anni oggetto di segnalazioni, sarà demolito con fondi regionali

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
04 Gennaio 2022 08:00
Italia Nostra Castelvetrano dice no alla demolizione del serbatoio idrico

Il serbatoio idrico di Castelvetrano presenta segni di ammaloramento del calcestruzzo. Ci giunge notizia che per questo motivo l’Amministrazione Comunale abbia chiesto alla Regione di poter abbattere la struttura e di essere sgravata dai costi della demolizione.

Italia Nostra Onlus ritiene questa scelta errata e lesiva del patrimonio culturale della città.

Nel 1962 Pier luigi Nervi costruiva il serbatoio idrico di Mirafiori, con pannelli prefabbricati, realizzando un’opera che avrebbe segnato l’ ingegneria civile italiana per tutto il novecento. Con altezze inferiori, questi serbatoi saranno realizzati con una struttura in cemento armato tradizionale in tutto il Paese. La torre idrica di Castelvetrano nasce in questo contesto nell’epoca di ricostruzione dopo il terremoto del ’68. Alla sua realizzazione hanno contribuito tecnici ed imprese locali. Forse non la si può definire un’opera di grande architettura, ma è sicuramente un’opera pregevole di ingegneria civile che ben rappresenta i fermenti della Castelvetrano di allora, la voglia di ricostruzione e di riscatto. , Il manufatto per la sua particolare fattura, è pure riportato in alcuni testi di architettura industriale.

“Manufatti a grande scala, i serbatoi piezometrici connotano largamente il paesaggio grazie alla complessità delle differenti soluzioni strutturali adottate. Tuttavia, a differenza di altre opere ingegneristiche, di rado sono apprezzati per la loro valenza formale. In alcuni casi di scarsa rilevanza architettonica, a volte autentici esempi di architettura costituiscono sempre un fattore di modificativo rilevante della configurazione del paesaggio.”Ed infine “La torre di Castelvetrano costituisce un esempio efficace di come architettura ed ingegneria possano dialogare ed approdare ad unità.” (da Architettura Contemporanea in Sicilia di Maurizio Oddo).

Per questo motivo riteniamo sbagliata la scelta dell’Amministrazione Comunale, che non trovando i fondi per la manutenzione della torre, ritiene che l’unica possibilità per garantire la sicurezza delle abitazioni circostanti sia quella di abbattere la struttura. Per altro i costi per la demolizione e per il successivo e necessario smaltimento del materiale di risulta, non saranno certamente di gran lunga inferiori se non pari, a quelli da affrontare per una manutenzione straordinaria. Ci rendiamo conto che probabilmente sarà difficile recuperare la funzionalità del serbatoio idrico, ma la struttura può essere utilizzata con finalità diverse, che possono agevolare la ricerca di finanziamenti.

In ogni caso ripiegare sulla demolizione ci sembra espressione di condanna senza speranza al degrado.

Per questo motivo invitiamo il Sindaco e la Giunta a ripensare alla scelta compiuta ed a impegnarsi per trovare i fondi per ripristinare la sicurezza della Torre idrica.

ITALIA NOSTRA onlus

Il responsabile di Castelvetrano

Ing. Pietro Di Gregorio

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza