Giuseppe Conte e la svolta a sinistra del Movimento 5 stelle

La lettura del nostro lettore Maurizio Balsamo sulla nuova direzione del partito voluta dall'ex presidente del consiglio

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
01 Ottobre 2025 08:00
Giuseppe Conte e la svolta a sinistra del Movimento 5 stelle

Con l’arrivo di Giuseppe Conte alla guida del Movimento 5 Stelle, il partito ha attraversato una trasformazione profonda, segnando il definitivo superamento dell’ambiguità politica che lo aveva caratterizzato sin dalle origini

. Da forza “né di destra né di sinistra”, il M5S si è oggi stabilmente collocato nell’area progressista.L’ex presidente del Consiglio ha assunto un ruolo pienamente politico, intervenendo in modo deciso sulla struttura interna del Movimento, riscrivendo lo statuto, riorganizzando la leadership e definendo con chiarezza una nuova identità: non più soltanto protesta, ma proposta; non più solo anti-sistema, ma visione di sistema. 

Lo stesso Conte ha più volte definito il M5S una forza “progressista, ecologista e sociale”, una definizione che trova riscontro concreto nelle scelte politiche compiute negli ultimi anni.Un passaggio emblematico di questa svolta è stato, nel 2024, l’ingresso del Movimento nel gruppo “The Left” al Parlamento europeo; una scelta dal forte valore simbolico e politico, che rompe con l’isolamento iniziale e sancisce l’appartenenza piena al campo della sinistra europea.Il cambiamento, però, è sostanziale anche sul piano dei contenuti.

Temi già presenti nella storia del Movimento, come la difesa del Reddito di Cittadinanza, la lotta alla precarietà, l’opposizione all’austerità, l’impegno per la transizione ecologica, sono stati riformulati con maggiore coerenza e profondità, inquadrati all’interno di un progetto politico di matrice progressista.

Naturalmente, questa evoluzione non è avvenuta senza resistenze. Beppe Grillo ha più volte espresso perplessità di fronte a quella che ha definito una “normalizzazione” del Movimento e anche la base militante, negli ultimi anni, si è in parte assottigliata. Tuttavia, Conte ha scelto di imprimere una direzione chiara e senza tentennamenti, orientando il Movimento verso un posizionamento stabile nel campo del centrosinistra.In un contesto politico fortemente spostato a destra, la scelta compiuta da Conte è anche una mossa strategica volta a raccogliere il consenso di un elettorato di sinistra deluso, costruendo attorno al M5S un possibile nuovo asse del progressismo italiano

.Naturalmente, dal Movimento nessuno si attende che promuova la lotta di classe. Resta una forza interclassista, attenta a intercettare consensi trasversali. Ma proprio su temi come la giustizia sociale, la lotta alle disuguaglianze e il sostegno ai più fragili, il M5S di Conte si mostra oggi ben più coerente e credibile di altri partiti, primo fra tutti il Partito Democratico

. Un PD ormai sempre più subalterno al paradigma neoliberista, distante anni luce dall’eredità della sinistra italiana che seppe, un tempo, coniugare diritti, lavoro e uguaglianza con ben altra forza e convinzione.

Buon lavoro, dunque, al Presidente Conte e a tutto il Movimento. La strada è tracciata.

Maurizio Balsamo

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