Il 23 maggio 2025, in un silenzio carico di significato, gli spazi esterni del plesso Ruggero Settimo si sono riempiti di voci giovani, occhi attenti e cuori aperti. La Giornata della Legalità, istituita per commemorare le vittime di tutte le mafie e, in particolare, i tragici eventi della strage di Capaci e di via D’Amelio, ha trovato ancora una volta spazio e respiro all’interno dell’Istituto “Giuseppe Di Matteo”.
Alla presenza della Dirigente Scolastica Anna Vania Stallone, le classi quinte del plesso hanno preso parte a un momento carico di emozione e di riflessione, animato dalle Associazioni “Re Letturino” ed "Eco Risveglio" che operano sul territorio di Castelvetrano, che da anni si impegnano nella promozione della lettura e della cultura della legalità tra i più piccoli.
L’attività si è svolta nel cortile interno della scuola, trasformato per l’occasione in un giardino della memoria, dove parole, storie e ricordi hanno preso il posto dei fiori, e ogni bambino è diventato custode di un messaggio: la legalità non è un concetto astratto, ma un cammino concreto fatto di scelte, coraggio e consapevolezza.
Con semplicità e profondità, l’Associazione ha guidato i piccoli partecipanti attraverso un percorso narrativo dedicato alle vittime della mafia, affinché i nomi di Falcone, Borsellino, e di tanti altri eroi civili, non restino inchiodati alla cronaca, ma diventino parte viva della coscienza collettiva.
Momenti di lettura animata, riflessioni condivise e simbolici gesti di memoria hanno reso l’incontro non solo un omaggio doveroso, ma un vero e proprio atto educativo, capace di lasciare il segno. Nei volti dei bambini, l’eco del messaggio di giustizia è risuonato chiaro: la mafia si combatte ogni giorno, con le parole, le azioni e la forza delle idee.
La Dirigente ha sottolineato nel suo intervento quanto sia fondamentale educare alla legalità sin dai primi anni di scuola, affinché le nuove generazioni crescano nel rispetto delle regole, della dignità e della verità.
Un giorno che non è solo memoria, ma promessa. Promessa di un futuro più giusto. Perché, come diceva Paolo Borsellino, “la lotta alla mafia deve essere un movimento culturale e morale che coinvolga tutti e soprattutto le giovani generazioni”.
E da quel cortile, oggi, sembra proprio che qualcosa stia germogliando.
Nota informativa I.C. Giuseppe Di Matteo
La Docente Vicaria
Maria Daria Calderone