Fl​op turismo in Sicilia occidentale, la denuncia di CNA: “Regione sottovaluta la crisi”

L’Organizzazione annuncia gli Stati Generali del Turismo della Sicilia Occidentale a fine stagione

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
06 Agosto 2025 09:35
Fl​op turismo in Sicilia occidentale, la denuncia di CNA: “Regione sottovaluta la crisi”

Cna Trapani si fa portavoce delle imprese del turismo e racconta di una crisi sistemica del settore turismo in Sicilia occidentale.

“Mentre il Presidente Schifani e la Giunta regionale parlano entusiasti di una presunta crescita del turismo- dichiara Cristina Cianti, Presidente del Raggruppamento Turismo di CNA Trapani- il riscontro reale che abbiamo dice totalmente il contrario. Ce lo raccontano gli operatori, lo testimoniano le strutture ricettive, i ristoratori, i balneari, i piccoli imprenditori che ogni giorno, con fatica, tengono in piedi un intero comparto”. “La crisi è sotto gli occhi di tutti, le disdette aumentano, i soggiorni si accorciano, la presenza della clientela italiana, da sempre asse portante della stagione, si riduce sensibilmente. Di contro aumentano i turisti mordi e fuggi, che non pernottano e generano un impatto economico marginale sul territorio”.

“Una stagione che avrebbe dovuto segnare la vera ripartenza post-pandemia- aggiunge il Segretario di CNA Trapani, Francesco Cicala, che fin dal suo primo mandato ha avuto particolarmente a cuore il tema turismo nel territorio, asse portante dell’economia della nostra provincia- si sta trasformando in una delusione diffusa, con segnali sempre più allarmanti di una crisi destinata a diventare strutturale”.

L’Organizzazione analizza le criticità alla base della crisi nel comparto: prime tra tutte quelle relative alla rete dei trasporti e alla mobilità turistica. “A partire dall’annosa inefficienza del piano voli dell’Aeroporto di Trapani Birgi, la cui programmazione viene definita in colpevole ritardo: le rotte vengono annunciate all’ultimo minuto, impedendo qualsiasi pianificazione operativa turistica ed escludendo il territorio dai principali canali di vendita e promozione.

Mentre i tour operator internazionali pianificano mesi prima, la Sicilia Occidentale continua a inseguire il turismo quando ormai è troppo tardi. A questa lacuna si aggiunge una rete infrastrutturale al limite del collasso: le strade sono disseminate di cantieri interminabili, interruzioni e deviazioni. Gallerie chiuse da anni e arterie dissestate rendono i collegamenti interni un’odissea quotidiana. Per non parlare dei collegamenti ferroviari tra le principali destinazioni turistiche della Sicilia Occidentale: ad oggi di fatto inesistenti, muoversi in treno tra Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Selinunte e Palermo è impensabile.

E anche il trasporto pubblico locale è assolutamente inadeguato e lontano dalle esigenze del turismo moderno”.

Criticità storicamente insite nel sistema- sottolinea la CNA- inammissibili nel 2025 per una regione a vocazione turistica come la nostra, e tuttavia ancora colpevolmente sottovalutate e irrisolte.

“In più dobbiamo fare i conti anche con la crisi idrica, che compromette l’intera filiera dell’accoglienza, non solo le strutture ricettive, ma anche ristoranti, bar, lidi e attività di ristorazione e somministrazione. E poi, ogni estate, lo stesso dramma: gli incendi. Anche quest’anno ettari di vegetazione, paesaggio e patrimonio sono stati divorati dalle fiamme. Un altro colpo diretto alla reputazione della Sicilia, che viene percepita come fragile, insicura e disorganizzata”.

CNA Trapani denuncia in merito la mancata programmazione del governo regionale, che ancora una volta si è fatto trovare impreparato, senza strategie di prevenzione né sistemi di sorveglianza adeguati e moderni.

“Il fascino naturale della Sicilia non basta più- concludono i vertici di CNA Trapani- questa non è una crisi stagionale, piuttosto è una questione strutturale mai risolta, un modello che nel 2025 è assolutamente anacronistico, non può più reggere. Il turista oggi è informato, esigente, selettivo. Chiede qualità, accessibilità, servizi, e troppo spesso trova precarietà e improvvisazione”.

“Basterebbe prendere esempio da altri modelli ed esperienze di successo- come quella del Trentino Alto Adige, divenuto territorio riferimento europeo per sostenibilità, digitalizzazione e organizzazione turistica- per capire che costruire un’economia turistica solida è possibile se si hanno visione strategica e pianificazione concreta”.

CNA Trapani chiede risposte immediate. “Serve una cabina di regia regionale, che coinvolga operatori, consorzi, istituzioni locali, Camera di Commercio, enti culturali e gestori aeroportuali. Serve un piano operativo strutturato, che parta prima dell’inizio della stagione turistica. Servono strategie e soluzioni innovative per contrastare gli incendi, garantire l’approvvigionamento idrico, potenziare i collegamenti e costruire un’offerta promozionale credibile e coordinata”.

A tal proposito, in linea con quanto già avviato da altre CNA in Sicilia, l’Organizzazione si fa promotrice, a fine stagione, degli Stati Generali del Turismo della Sicilia Occidentale. “Un momento di ascolto, confronto e pianificazione. Non una vetrina istituzionale, ma un tavolo di lavoro concreto per pianificare per tempo il futuro del turismo che vogliamo: sostenibile, competitivo e organizzato”.

L’addetta stampa CNA Trapani,

Pamela Giampino

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