Attraverso queste poche righe, desidero ringraziare Enzo Alfano per la splendida esperienza che mi ha permesso di realizzare, esperienza esaltante, impegnativa, formativa mai deludente. Servire la mia Castelvetrano al suo fianco è stato un onore, indossare quella fascia, lo dico con immenso orgoglio, è stato una delle esperienze umane più belle della mia vita.
Non sto a raccontare della enorme difficolta in cui ci si è trovati nel governare, abbiamo sempre saputo delle condizioni precarie in cui versava e haimè versa l’ente, ma è anche vero vero che la realtà ha superato l’immaginazione stessa, lottizzazioni intere mai cedute al comune, strutture comunali edificate in terreni non comunali, scuole non manutentate da anni, edifici scolastici non accatastati di cui non si possiede l’agibilità, una macchina amministrativa lasciata a se stessa, lasciata alla volontà del singolo e senza una guida dirigenziale, mai e poi mai avrei potuto pensare che ci fossero aziende che nel tempo hanno accumulato un milione di euro di debiti tributari nei confronti dell’ente, artigiani castelvetranesi creditori o debitori che si rifiutavano di lavorare con il proprio comune e tanto altro ancora.
Da cittadino ti ringrazio, hai governato la città nel periodo più buio dal dopo guerra ad oggi, il dissesto finanziario, lo scioglimento per mafia, il covid, la guerra in ucraina che ha fatto lievitare i prezzi delle materie prime e secondarie, “tutte scusanti” hanno detto i tuoi avversari politici, in realtà sono stati dei macigni amministrativi insormontabili, ti ringrazio per aver mantenuto la barra dritta, per aver iniziato un percorso volto alla soluzione definitiva di problematiche mai affrontate in precedenza, di aver lavorato anteponendo gli interessi dell’ente ai consensi politici personali, hai governato nell’unico modo possibile, secondo legge e secondo il principio imposto dal dissesto finanziario, hai presentato dei bilanci “armonici e stabilmente riequilibrati”, tradotto in soldoni se c’erano i soldi spendevi se non ce ne erano non spendevi…… da vero padre di famiglia.
Hai sempre operato cercando soluzioni alternative, spesso sei ricorso a piani di B, e se le cose non si potevano fare il risultato migliore è sempre stato non creare ulteriori ammanchi alle casse comunali. Ti hanno criticato anche per aver lasciato, assieme alla tua giunta, 170.000 euro nelle casse comunali, ti hanno criticato per esserti affidato ai volontari o a quei pochi privati che avevano voglia di organizzare eventi, sei stato deriso e sbeffeggiato per il tuo accento girgentano , hai avuto 1000 motivi per lasciare ma un paio per rimanere, il senso civico e il rispetto per chi ti aveva votato.
“Non hai fatto niente”, la frase che ti hanno gridato in questa campagna elettorale, come se essere uscito dal dissesto è stato niente, qualcuno ti ha detto che non sei stato empatico, non salutavi mai, non sei stato in mezzo alla gente, in effetti ,hai pagato il tuo non essere un “ruffiopoliticante” (termine appena coniato, mi scuseranno gli intellettuali, e ce ne sono a bizzeffe in questa città), come tanti del passato, e poco è importato che a volte uscivi alle 23:00 dalla stanza o che andavi la domenica solo per controllare la posta e soprattutto non è importato a nessuno che non potevi avere un ufficio stampa (in dissesto non è ritenuta una spesa indispensabile). Hai sempre posto un comportamento esemplare, hai saputo dire di No quando gli interessi del singolo si sovrapponevano agli interessi dell’ente, lasci i bilanci senza nessun ulteriore aggravio economico, hai ereditato una nave affondata e oggi l’hai riposta sulla linea di galleggiamento.
Con immensa gratitudine Filippo Foscari