Diga Trinità di Castelvetrano: lavori per salvare stagione irrigua

Necessari però la messa in sicurezza della struttura e un sistema di videosorveglianza degli impianti

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
01 Agosto 2022 16:33
Diga Trinità di Castelvetrano: lavori per salvare stagione irrigua

Salvare la campagna irrigua, questo l’obiettivo dei lavori che si stanno svolgendo, e che dovrebbero concludersi nelle prossime ore per il ripristino degli impianti della centrale di pompaggio e al tempo stesso quelli per l’interconnessione con gli invasi della Diga Gargia per aumentare la quota di acqua per potere servire l’intero comprensorio della Diga Trinità, il bacino artificiale che alimenta circa 6000 ettari, in gran parte vigneti, fra Castelvetrano e Mazara del Vallo.

Negli ultimi due mesi si è infatti registrata una forte preoccupazione degli agricoltori, culminate pure in alcune proteste, a seguito della decisione da parte dell’Ufficio Tecnico delle Dighe di Palermo, su direttiva del Ministero delle Infrastrutture, di abbassare la quota dell’invaso per presunti problemi di sicurezza dello stesso invaso. Il provvedimento ha determinato l’apertura delle paratie della stessa Diga Trinità con milioni di metri cubi di acqua che sarebbero finiti in mare.

Da qui la forte presa di posizione di agricoltori, ma anche di un gruppo di presidenti di cantine del territorio, che hanno paventato il serio rischio per la stagionale campagna irrigua nel comprensorio per la quale servirebbero circa 6 milioni di metri cubi d’acqua. A tale difficoltà si era sommata a quella relativa ai gravi danni riportati all’impianto delle pompe di sollevamento a causa di una grosso furto di cavi di rami. Nei giorni scorsi il Governo regionale, attraverso la Protezione Civile, aveva assicurato un contributo finanziario di circa 300mila euro per garantire, attraverso i lavori seguiti dal Consorzio di bonifica ex Delia Nivolelli, l’approvvigionamento della Diga, grazie all’interconnessione tra le reti terziarie dei comprensori delle aree irrigue n.2 n.3, e la distribuzione dell’acqua agli agricoltori.

Rimangono certamente irrisolte due questioni. La prima di fondo, quella cioè relativo alla sicurezza della Diga nel caso di un abbondante afflusso di acqua durante la stagione delle piogge. Pertanto la stessa situazione potrebbe verificarsi nuovamente il prossimo anno. Un problema già sollevato dall’Ufficio Dighe della Regione Siciliana, diretto dall’ing. Calogero Foti, il quale già fra la fine del 2021 e l’inizio di quest’anno aveva ribadito all’ufficio Demanio del Ministero delle Infrastrutture la necessità di avviare lavori per la messa in sicurezza della stessa Diga Trinità.

Altra questione riguarda il controllo degli impianti della stessa Diga per i quali sarebbe necessario l’installazione di un sistema di videosorveglianza al fine di prevenire e nel caso individuare i responsabili dei gravi danni i cui costi vengono pagati alla fine dalla comunità.

Francesco Mezzapelle         

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