Catechismo e teatro un connubio da promuovere

Grande successo per la drammatizzazione su San Giovanni e la peste di Don Marco Renda

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
23 Giugno 2024 15:15
Catechismo e  teatro un connubio da promuovere

Catechismo e teatro, un connubio da promuovere!  Lo scorso 21 giugno presso la  Chiesa di San Giovanni, Castelvetrano Dinnanzi ad un pubblico caloroso è stato rappresentato un testo tratto da “Il precursore” di Marco Maria Renda “San Giovanni e la peste”. Lo spettacolo è stato gradito, oltre che dai presenti, dal neo Sindaco Avv. Giovanni Lentini che ci ha onorato con la sua presenza e da Don Giuseppe Undari, arciprete della nostra città. L’attività ha visto impegnati i ragazzi e le ragazze del primo anno cresima Chiesa Madre e altri giovani studenti.

Le insegnanti Annamaria Agate, Antonella Calcara, Enza Filardo e Nunziatina Agosta hanno ritenuto importante concludere il programma di catechesi con una attività teatrale nella convinzione che il teatro rappresenta la forma d’arte che risponde ai bisogni più urgenti dei ragazzi e delle ragazze. Esso favorisce il lavoro di gruppo e l’ascolto, sviluppa la concentrazione verso un obiettivo comune e stimolante e consente di esprimere, creativamente, il proprio mondo emozionale, superando ansie e paure.

Il testo, pur tenendo al centro la statura evangelica di Giovanni Battista, crea nuovi personaggi e dinamiche di conflitti morali e religiosi che alludono piuttosto alla nostra più bruciante attualità. La peste non è la malattia, ma rappresenta la forza dilagante del peccato. Con un linguaggio terso e accattivante i personaggi, magistralmente interpretati, svelano motivazioni interiori presenti anche nel mondo attuale, con le sue inquietudini morali, le sue lotte e speranze segrete. Un teatro di sacra rappresentazione, che ripercorre la vicenda di San Giovanni, precursore del Messia, dall’annuncio della nascita fino alla sua decapitazione e alla sconfitta dell’arroganza e della peste.

Tale attività è stata un ottimo esempio di apprendimento cooperativo e di didattica inclusiva, una sfida che i ragazzi hanno saputo cogliere e affrontare con impegno. Ognuno si è calato nella propria parte con la gioia della spensieratezza, trasformando la cultura in divertimento, perché il teatro è anche evasione, divertimento oltre che riflessione e cultura. Un grazie, va a tutti i genitori per l’importante contributo e sostegno, a Don Giuseppe Undari per la sua disponibilità, all’azienda Lanzoni Mandina, a Mariella Zancana, a Barbaresi, a grafiche Lithos, a Kevin Di Maio per le musiche, a Melissa per il canto, alle ballerine Maria Chiara e Caterina, a Francesco, a Sofia e Mirea e a tutti i fantastici ragazzi e ragazze che si sono cimentati in questa impresa non facile.

A teatro si ride, si piange, a volte si resta indifferenti o ci si annoia. Non sempre uno spettacolo riesce alla perfezione, ma spesso cattura la mente e il cuore. Il teatro è voglia di condividere e comunicare, è divertimento ed empatia, è stare con gli altri e riflettere su se stessi. Non sono andati in scena dei professionisti ma di sicuro in questa bella esperienza, tutti i ragazzi e ragazze si sono divertiti! W San Giovanni!!!!

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