Castelvetrano si scopre Arcobaleno

La Manzini plaude all'iniziativa del Comitato genitori che ha voluto dire il suo NO con le panchine arcobaleno

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
17 Maggio 2021 09:15
Castelvetrano si scopre Arcobaleno

Castelvetrano, non è solo un paese pieno di problemi, ma è anche un luogo dove le persone sono sensibili o comunque, in ogni modo, cercano di sensibilizzare riguardo uno dei tanti mali della nostra società: la violenza a danno spesso di chi è più debole. Ricordo la manifestazione contro la violenza sulle donne e la panchina rossa posta al Porto di Marinella di Selinunte che per molti può sembrare poco o nulla ma ha un grande significa intrinseco. Certo ad alcune menti ottuse spiegare il significato intrinseco di un oggetto non è facile, l'importante però che attiri in un certo senso l'attenzione. Si sa parlare di "certe cose" da fastidio, ma s'ha da fare.

In questi giorni si fa un gran parlare, come è tipico della politica italiana, del Ddl Zan contro l’omotransfobia e non solo. Non si creda a certuni che "aiuto!!! I nostri bambini saranno rovinati dai trasgender", Il disegno di legge prevede nuovi reati contro chi discrimina e aggredisce persone gay, transessuali, donne e portatori di handicap. Molto spesso chi urla e fa il vocione contro questo Ddl ha tante cose, invece, da nascondere alla società.

Anche Castelvetrano ha suo modo ha voluto dire "NO!" alle violenze, e lo ha fatto in maniera colorata, simpatica, lo ha fatto dando, per quel che è possibile, anche quel tocco di vitalità che da tempo manca. Il merito va a genitori e persone sensibili al problema che rimboccandosi le maniche, anziché stare a spettegolare, hanno dato vita a quelle che chiamo le "Panchine Arcobaleno". Il merito va al Comitato dei Genitori che hanno sistemato e posto tre panchine: una a Castelvetrano, una a Selinunte ed una a Triscina. Un simbolo, senza alcun giochetto politico dietro.

Le critiche ci saranno, è normale, soprattutto da parte dei cosiddetti benpensanti che hanno come "bagaglio" anche l'amante uomo o donna che sia. Per non parlare di chi (per piacere o racimolare qualche soldo) fa pure il gigolo. Si sa, l'importante è presentare la facciata bella, abbobbata, firmata. Poi dietro che c'è?

Sinceramente non ho mai pensato che essere gay, disabile, lesbica fosse un problema. Per sono esseri umani come gli altri. Vedere due uomini per mano, due donne che si tengono la mano per strada, incuranti di quel che pensano certi ottusangoli, credo sia solo bello, perché vedere l'amore in ogni sua forma è bello.

Oggi pomeriggio alle ore 17.00, in Viale Roma, nei pressi del monumento al Calvario, avverrà l'inaugurazione rispettando le norme dettate dalla legge in merito a mascherine e distanziamento per la prevenzione da Covid 19.

Elena Manzini

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