Castelvetrano “latitante” alla manifestazione dei Pescatori

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
01 Aprile 2019 10:59
Castelvetrano “latitante” alla manifestazione dei Pescatori

Domenica 31 marzo, Ore 09.00: i pescatori, quelle quaranta famiglie che non riescono più a portare il pane a casa erano presenti pure con i bambini (il futuro di un paese). Mancava una parte fondamentale: il popolo tutto di Castelvetrano, popolo che si lamenta solo sui social e una buona volta che aveva la possibilità di manifestare la propria solidarietà era a dormire (complice l'ora legale di certo). Qualche politico sì c'era (ovviamente arrivato in ritardo come si conviene oramai ai politici, mai un minimo di puntualità).

Un sacerdote, invece, era presente sin dall'inizio a dare conforto e solidarietà. Ammirevole la chiusura di certi esercizi commerciali in segno di solidarietà. Mi pare di sentire candidati e candidatini poi, sempre poi, a manifestazione fatta, ripetere le solite frasi stracotte (senza polenta) "faremo di tutto per aiutare i nostri concittadini", "sistemeremo il porto", "siamo a lavorare per il nostro popolo". Fare due passi a Marinella di Selinunte alle 09.00 di una domenica mattina era troppo pesante più facile lavorare per il popolo davanti ad uno schermo.

Ora le fantomatiche elezioni del 28 aprile, certo ai papabili sindaci cosa vuoi che interessino i voti di 40 famiglie, c'è forse poco da guadagnare? Saranno quelle famiglie che non voteranno (ed a mio parere fanno bene). Votare per chi? Votare per cosa? Per il solito pugno di mosche? Per sentirsi cittadini di serie B? Un popolo vero, sano, che vuole evolversi lo si vede anche in queste piccole manifestazioni. Bello vero in estate andare alla seconda casa al mare, uscire e mangiarsi del buon pesce fresco, con la brezza marina? Ecco quel pesce che mangerete è il frutto del malpagato lavoro di 40 famiglie a cui i castelvetranesi non si sono nemmeno degnati di dare un briciolo di solidarietà con una presenza anche di soli pochi minuti.

Continuate solo a lamentarvi, dalla melma non ne uscirete poi così tanto facilmente. In fondo ognuno è artefice del proprio successo o insuccesso. Castelvetranesi da cartellino rosso,  ma cartellino rosso pure per tutte quelle Istituzioni che sino ad ora non sono riuscite a trovare una soluzione intelligente alla atavica invasione delle alghe. Certo ora si sposteranno, magari a Triscina in una sorta di viaggio-vacanza per poi essere riportate al porto. Esiste qualcuno responsabile di tutto ciò o della serie "non so, se c'ero dormivo?" Una goduria per i turisti che stanno arrivando, ammirare il paesaggio attorniati dal fetore di alghe putrefatte miste  a cacca (dicendo merda in troppi si direbbero scandalizzati).

A differenza di molti, benchè da semplice turista, sono fiera di esserci stata, fiera di poter raccontare cosa accade veramente. Elena Manzini

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