Castelvetrano la fascistissima, tra simboli e fasci e targhette dimenticate

Un nostro lettore, l'insegnante Maurizio Balsamo, torna con ironia su argomenti disattesi dal sindaco Lentini

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
31 Marzo 2025 08:00
Castelvetrano la fascistissima, tra simboli e fasci e targhette dimenticate

Vi scrivo perchè ho stima della vostra testata, racchiudendo nel messaggio che allego in calce, ironico quanto basta, la mia amarezza di vivere in una cittá in cui non mi riconosco. Dove il sindaco può ignorare la motivata richiesta di un cittadino (il sottoscritto) e persíno di un’associazione nazionale, l’ANPI, che chiedono rispettivamente la rimozione dei fasci littori dal lampioni del Selinus e la collocazione di una targa in memoria delle vittime del nazifascismo, attualmente di dimensioni risibili posta a terra tra due tombini, in una sede piú adeguata e dignitosa.

L'avvocato Lentini dimentica di essere il sindaco di tutti, non solo della maggioranza che lo sostiene, all’interno della quale ci sono probabilmente alcuni che di antifascismo non vogliono sentire parlare. Mi viene da pensare, infatti, che non voglia dispiacersi nei confronti di costoro e perciò ignora, in modo umanamente scortese e istituzionalmente scorretto, chi esprime un’idea diversa, peraltro in linea con la Costituzione dell’Italia repubblicana.

Non vorrei apparire invadente nel chiedere la pubblicazione di quanto ho scritto sopra e dell’ulteriore messaggio che allego, ma non nego che mi farebbe piacere. In tutti i casi, vi lascio liberi di farlo, citandomi, qualora lo riteniate utile e opportuno.

Cordialmente

Maurizio Balsamo

CASTELVETRANO, LA FASCISTISSIMA

Chi arriva in cittá, provenendo dal capoluogo della Sicilia, la prima via che percorrerá sará la via Gentile, arriverá poi "tirando dritto" in una piazza, accolto dal saluto romano della vittoria alata. Se poi deciderá di parcheggiare l'auto e di "tirare sempre dritto" a piedi, giungerá in un'altra piazza dove, guardando da un lato, vedrá il testone del repubblichino di cui sopra e volgendo lo sguardo dalla parte opposta noterá una modesta targa in memoria dei Partigiani. Chicca finale, all'ingresso del Teatro, posta a terra, una targhetta piccola piccola tra due tombini in memoria delle vittime del nazifascismo, che, poveretti, subiscono anche l'oltraggio dei fasci littori, recentemente restaurati, che circondano i lampioni posti ai lati della stessa.

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