Il porticciolo di Marinella di Selinunte sarà potenziato attraverso il dragaggio dei fondali, il consolidamento delle opere strutturali esistenti, l’illuminazione e l’adeguamento dei pontili (per quel che riguarda il 1° stralcio dei lavori sono stati messi a disposizione 585mila euro. Lo ha deciso il governo regionale che ha rimodulato le risorse del Fondo di sviluppo e coesione, inserite all’interno del Patto per il Sud, dando priorità a progetti cantierabili, con l’obiettivo di accelerare la spesa delle risorse e destinando oltre quattro milioni di euro per mettere in sicurezza i porti di quattro Comuni dell’Isola.
In particolare, la rimodulazione concerne quattro opere, delle quali tre nelle isole minori, i cui progetti esecutivi sono già pronti o di imminente consegna. A Pantelleria, con due milioni di euro, si interverrà “sul muro paraonde e sul ripristino della fruibilità dell’area della diga foranea e del dente di attracco”. Nel Messinese, a Santa Marina Salina, previsto, per un importo di 1,3 milioni di euro, il “consolidamento del molo commerciale”. Con 140mila euro, invece, verrà completata la banchina commerciale di Lampedusa.
Ed infine il potenziamento della struttura di Marinella di Selinunte, “Attraverso questi interventi – spiega l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone – il governo imprime una prima decisa svolta nel rafforzamento della infrastrutturazione portuale della Sicilia, sia dal punto di vista commerciale che turistico. Arriva, inoltre, una risposta vitale per le comunità delle Isole minori e i comparti economico e turistico”. “Abbiamo il dovere – aggiunge il presidente della Regione Nello Musumeci – di potenziare le infrastrutturali portuali commerciali e turistiche della Sicilia e di renderle soprattutto direttamente ed efficientemente collegate con il sistema dei trasporti su terra: dal gommato alle ferrovie, agli aerei.
È un tema di grande e straordinaria attualità sul quale il governo non si farà trovare impreparato”. Potrebbe arrivare a soluzione l’annoso problema di quel porticciolo che nel corso degli anni è stata la dannazione di molti sindaci per i continui intasamenti di alghe e ed altre problematiche ed i pescatori che spesso scendevano sul piede di guerra perché non riuscivano a lavorare. Di recente la zona è stata teatro anche del crollo di una parte della banchina dove insisteva la stazione di servizio per le barche a causa, probabilmente di alcuni lavori eseguiti una decina di anni fa non proprio a regola d’arte e che hanno indebolito la stessa.
Anche la commissione straordinaria aveva segnalato la problematica alla Regione Siciliana chiedendo un intervento e l'assessore alla Pesca Edy Bandiera, accompagnato dall’ex deputato oggi consulente della Regione, Tony Scilla, avevano appurato la gravità della problematica che oggi si avvia, ci auguriamo ad una felice risoluzione.