​Al «PalmosaFest» incontro con Giovanna Cristina Vivinetto

Sabato 6 dicembre la poetessa presenterà «Dolore minimo»

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
04 Dicembre 2025 08:00
​Al «PalmosaFest» incontro con Giovanna Cristina Vivinetto

 Secondo appuntamento, sabato 6 dicembre, con il«PalmosaFest», la rassegna di arte e letteratura di cui è direttore artistico Bia Cusumano e la cui direzione culturale è affidata alla giornalista JanaCardinale.

All’ex convento dei minimi, a partire dalle 18, la poetessa Giovanna Cristina Vivinetto presenterà «Dolore minimo», edito da Interlinea.

Dialogherà con l’autrice, Gisella Mastrantoni, con un intervento di don Giuseppe Ivan Undari.

Letture di Giada Costa. 

Parte musicale delle cantanti Enza Ienna e Maria Etiopia, accompagnate dai musicisti Franco Giacomarro e Vito Giammarinaro.

La rassegna ospiterà inoltre una mostra della pittrice Susanna Caracci.

Ad organizzare la manifestazione (che fa parte della Rete dei festival letterari del trapanese) sono congiuntamente l’associazione «Palmosa-Kore» e il Comune di Castelvetrano, che sostiene la rassegna grazie al finanziamento del Centro per il libro e la lettura (un ramo del Ministero della Cultura),ottenuto nell’ambito del bando «Città che legge». 

Il progetto vincitore, «Trame narrative», è stato coordinato dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Trapani.

Il festival è inoltre abilitato per il percorso di formazione «scuola-lavoro» rivolto agli studenti del triennio in virtù della convenzione sottoscritta tra l’associazione «Palmosa-Kore» e il Polo liceale «Cipolla-Gentile-Pantaleo» guidato dalla dirigente Giulia Flavio.

Questa quarta edizione, il cui tema-conduttore è «Tra i nodi del dolore, la luce delle parole», è dedicata a Dea Mastronardi, la giovane lucana che l’anno scorso, a soli 15 anni, vittima del disagio adolescenziale, si tolse la vita. 

Il «dolore minimo» del titolo esprime la complessa condizione transessuale pronunciata con grande potenza poetica, volta a infrangere il muro del silenzioso tabù culturale. La giovane autrice racconta la sua rinascita luminosa con versi, delicati e profondissimi al tempo stesso, che hanno fatto parlare Dacia Maraini e Alessandro Fo di un caso letterario. 

«Quando nacqui mia madre / mi fece un dono antichissimo. / Il dono dell’indovino Tiresia: /mutare sesso una volta nella vita», narra Giovanna Cristina Vivinetto, che, in questo diario in versi, confessa: «non mi sono mai conosciuta / se non nel dolore bambino / di avvertirmi a un tratto / così divisa. Così tanto parziale».

Con una nota di Alessandro Fo e presentazione di Dacia Maraini.

Chi è Giovanna Cristina Vivinetto

Nata a Siracusa nel 1994, vive a Roma, dove si è laureata in filologia moderna all’università «La sapienza». 

Sue poesie sono apparse su riviste, siti e blog, tra cui «Atelier», «La tigre di carta», «Nazione indiana». 

«Dolore minimo» è il suo libro d’esordio, già vincitore del premio «Viareggio opera prima». 

Ha inoltre pubblicato,per Rizzoli, il romanzo «Dove non siamo stati» (2020).

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