Al Capuana-Pardo concluso il progetto “Io uso i nuovi media, non mi faccio usare“

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
02 Dicembre 2017 14:02
Al Capuana-Pardo concluso il progetto “Io uso i nuovi media, non mi faccio usare“

Giovedì 23 e giovedi 30 Novembre presso la scuola secondaria di 1° grado “G. Pardo” dell’Istituto Comprensivo “Capuana – Pardo” di Castelvetrano, si è concluso il progetto “Io uso i nuovi media, non mi faccio usare“promosso dall’ufficio XI Ambito Territoriale Trapani - CTS hTrapani - Asp n.9 Trapani nell’ambito di quanto previsto nella Direttiva MIUR n.

2519/15,  finalizzato a disseminare nelle comunità scolastiche in Rete, nelle quali è stato realizzato, le conoscenze e le pratiche affinchè insegnanti, genitori e studenti siano in grado di affrontare insieme temi riguardanti l’uso consapevole delle tecnologie. Destinatari del progetto sono stati:  genitori, docenti ed alunni di due classi seconde di tre scuole secondarie di 1° grado della provincia di Trapani, dove sono presenti, o presunti tali, casi di bullismo e/o cyberbullismo.Il progetto è stato avviato  con un workshop iniziale di presentazione dell’attività formativa a TP lo scorso anno scolastico, al quale sono stati  presenti il Dott.

Luca Girardi, Dirigente UST di Trapani, ed il Dott. Francesco Lucido, Sociologo Responsabile dell’Osservatorio Infanzia e Adolescenza – ambulatorio igiene mediale ASP Trapani. Inoltre, è stata chiesta la collaborazione e la presenza del Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Sicilia Occidentale di Palermo. Il progetto, all’IC “Capuana – Pardo” ha visto il coinvolgimentoe la collaborazione del docente Animatore Digitale ins.

Marianna Accardidella Docente referente per la Legalità Prof.ssa Pasqua Maria Cataldo, dei docenti delle classi interessate, di un’equipe formata da un esperto informatico, una psicologa nonché dal Dott. Francesco Lucido sociologo Asp – Tp, che ha condotto il progetto; le classi in questione presentavano inizialmente forti problemi relazionali tra i ragazzi ma anche una  forte attrattiva verso l’uso delle tecnologie facendone un uso smoderatoLa metodologia utilizzata è stata quella della ricerca – azione con interviste semistrutturatche hanno portato i ragazzi a prendere consapevolezza dell’uso del cellulare eccessivo anche a casa, e in generale sull’uso – abuso delle tecnologiePer diversi mesi, con incontri cadenzati, l'equipe di esperti dell'Asp, coadiuvati dagli insegnanti, si sono relazionati con gli studenti, confrontandosi, ascoltando, analizzando, proponendo azioni di conoscenza e consapevolezza rispetto al tema del comportamento in Rete.

È stato un percorso utile a conoscere i rischi della Navigazione Web legati alla dipendenza e non solo, ma ha anche permesso di avvicinare i ragazzi aiutandoli ad utilizzare correttamente uno strumento finalizzato a comunicare, fare gruppo, restare perennemente in contatto con amici e col mondo intero. Uno strumento che ha assunto un ruolo importante nella loro vita ma che usato in maniera scorretta potrebbe veramente rivelarsi dannoso. Iragazzi sono stati accompagnati verso una consapevolezza maggiore verso l’uso consapevole dei social che li può rendere protagonisti della propria vita in maniera positiva; gli adulti che li hanno affiancati e accompagnati hanno promosso azioni di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo e hanno dato spazio alla loro creatività per produrre messaggi che verranno condivisi con altri studenti ma soprattutto con il resto della comunità.

Si è trattato di un’occasione veramente importante per la crescita della comunità scolastica; lvideo - interviste e tutto il lavoro di documentazione è stato condiviso e restituito al territorio durante le conferenze del 23 e del 30 Novembre condotte direttamente dai ragazzi, come i risultati di un percorso che per i questi giovani alunni, si è rivelato molto positivo ed educativo. 

Alla  luce  del  massiccio  utilizzo  dei  diversi  device  e  dei  contenuti  reperibili  sul  web,  risulta  importante  informare giovani e adulti sulle nuove forme di comunicazione digitale, evidenziando opportunità e rischi e,  mettendo in risalto sia le caratteristiche positive e utili di questi strumenti, sia le accortezze necessarie per  saper affrontare i “potenziali pericoli” legati all’utilizzo poco consapevole delle piattaforme digitali.

 La vera innovazione alla base di una scuola 2.0 innovativa consiste nell’ introdurre nei cicli didattici una serie di moduli formativi  interattivi,  che  consentano  ai  ragazzi  e  ai  loro  insegnanti  di  lavorare  e  condividere  insieme  argomenti, riflessioni,  ricerche  e  confronti  attraverso  piattaforme  digitali  mediante  le  quali  sviluppare  una  didattica coinvolgente e interattiva, e che a ricaduta possa coinvolgere anche le famiglie. 

Come disse Steve Jobs “Baratterei tutta la mia tecnologia per una serata con Socrate” 

Animatore Digitale IC Capuana Pardo Ins. Marianna Accardi 

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza