Castelvetrano intera piange la scomparsa di “Lu Zu Totò” o “Don Totò” come era chiamato da alcuni. Antonio Bassani aveva 95 anni e per quasi settanta anni ha rappresentato un pezzo di storia castelvetranese con il suo caratteristico carretto color bianco che prima a pedali e poi con un piccolo motore , quando l’età si era fatta più avanzata, ha accompagnato gli afosi pomeriggi estivi dei bambini e degli adulti che non sapevano rinunciare alla sua meravigliosa granita di limone.
Uomo buono e generoso si fa faceva amare da tutti per il suo sorriso e per quel grido che, preannunciato dal trillo di un fischietto, faceva capire che stava passando dal quartiere per vendere le sue granite. “Fresca che bella, briosciarella bella” ed i bambini si riversavano nelle strade per divorare quella deliziosa briosce con la sua granita, che veniva apprezzata anche da dagli adulti che difficilmente resistevano al richiamo di quel piacevole e gustoso refrigerio. Dagli anni 50 e fino al 2008 aveva esercitato la sua professione fino al ritiro che portò l’allora assessore allo sviluppo economico del Comune Felice Errante ad insignirlo di un riconoscimento pubblico che gli venne consegnato dall’allora sindaco Gianni Pompeo quale imperituro ricordo della qualità del suo prodotto e per quello che aveva rappresentato per decine di migliaia di castelvetranesi.
Ma come faceva ad essere così buona quella granita? Il segreto era custodito dallo zio Totò ed ora dai suoi figli, ed a sentire lui era tutto merito della giusta miscela tra acqua, zucchero e degli impareggiabili limoni della sua “senia” che lui stesso orgogliosamente raccoglieva e lavorava ogni giorno.
Ciao Zu Totò vai ad insegnare agli angeli la ricetta del tuo delizioso nettare.
A.Q.
