​Accerchiano dei ragazzini sul lungomare di Mazara e li rapinano: la Polizia arresta uno dei tre rapinatori

Quest’ultimo è stato deferito all’A.G. per il reato di rapina aggravata in concorso alla Procura della Repubblica

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
26 Maggio 2025 13:45
​Accerchiano dei ragazzini sul lungomare di Mazara  e li rapinano: la Polizia arresta uno dei tre rapinatori

In data 19 maggio 2025 personale della sezione investigativa del Commissariato di P.S. di Mazara del Vallo ha dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Tribunale per i Minorenni di Palermo, Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari, con la quale è stata disposta la misura della custodia cautelare presso l’Istituto Penitenziario Minorile nei confronti di un minorenne tunisino, in quanto gravemente indiziato del reato di rapina aggravata dall’uso di un coltello e commessa da più persone riunite. I fatti risalgono al 10 febbraio u.s. presso il Lungomare Hopps a Mazara del Vallo.

Alle ore 20.00 circa del 10.02.2025, su disposizione della Sala Operativa di Trapani, la volante di questo Commissariato di P.S. interveniva sul Lungomare Hopps per segnalata rapina consumata.

Sul posto, ad attendere l’equipaggio, vi era il richiedente dell’intervento, un cittadino del Bangladesh titolare di un’attività di ristoro ubicata sul predetto Lungomare Hopps, dove avevano trovato riparo due suoi giovani connazionali che poco prima erano stati vittime di una rapina a mano armata commessa da tre ignoti malfattori.

Le vittime erano due minori stranieri non accompagnati di cittadinanza Bangladesh, che parlavano e comprendevano poco la lingua italiana.

Grazie alla traduzione effettuata dal ristoratore, le vittime informavano gli operatori che poco prima, quando si trovavano insieme sul Lungomare Hopps venivano avvicinati da tre giovani sconosciuti, i quali avevano dapprima provato a rapinare uno di loro, che era però riuscito a fuggire divincolandosi dalla presa di uno dei rapinatori e poi, sotto la minaccia di un coltello, avevano sferrato pugni in faccia e sottratto il telefono cellulare al secondo, dandosi infine a precipitosa fuga, correndo appiedati in direzione del centro città.

A seguito di quanto denunciato dai minori bengalesi la squadra investigativa del Commissariato provvedeva alla disamina dei video registrati dal sistema di videosorveglianza comunale e relative all’arco temporale di interesse investigativo.

In particolare venivano acquisite ed analizzate le tlc installate presso la Via Crispi, il centrale Corso Umberto, Lungomare Mazzini, Lungomare G. Hopps che immortalavano, senza ombra di dubbio, la presenza delle vittime nonché la presenza di un gruppo formato da tre giovani, verosimilmente magrebini che, accortisi della presenza dei due giovani bengalesi, già dal Corso Umberto, li seguivano a distanza fino ad arrivare sul Lungomare G. Hopps, teatro dell’evento delittuoso.

Le indagini di polizia giudiziaria, subito avviate dalla sezione investigativa del Commissariato, consistite nella scrupolosa e tempestiva acquisizione e disamina delle immagini videoregistrate dagli impianti di videosorveglianza comunali della zona, hanno permesso di identificare con assoluta certezza, nella persona di un minore di nazionalità tunisina, uno degli autori della rapina.

Il giorno seguente la ricezione delle denunce, dopo che personale della Sezione di Polizia Scientifica di questo Commissariato di P.S. ultimava l’elaborazione di due album fotografici contenenti nr. 12 fotografie di persone di sesso maschile (per età ed origini, simili a quelli di interesse), entrambe le vittime, separatamente, prendevano visione dei predetti album e riconoscevano con certezza il giovane rapinatore che aveva rubato il telefono sotto la minaccia di un coltello.

Quest’ultimo è stato deferito all’A.G. per il reato di rapina aggravata in concorso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo che, condividendo le conclusioni investigative del Commissariato, ha richiesto al competente G.I.P. la misura cautelare della custodia in Istituto Penitenziario Minorile a suo carico.

Comunicato Stampa 

Questura di Trapani

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