A Castelvetrano Italia Nostra si interroga sui parchi eolici in contrada Bigini

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
26 Marzo 2021 18:50
A Castelvetrano Italia Nostra si interroga sui parchi eolici in contrada Bigini

Alcuni giorni fa tecnici di Italia Nostra Onlus hanno visitato la località Bigini, nel territorio tra Castelvetrano e Partanna, verificando che una selva di gigantesche pale eoliche, di tralicci e di pannelli fotovoltaici hanno deturpato la bellezza del sito dove si trovano  importanti testimonianze storico archeologico. In particolare ci riferiamo alla vasca selinuntina, all’acquedotto e il castello di Bigini. Nell’area sono stati realizzati ed in parte in fase di realizzazione impianti per la produzione di energia green.

Italia Nostra, consapevole che la transizione energetica da un sistema basato sulle fonti fossili a uno basato sulle fonti rinnovali sia indispensabile, ritiene   che questo debba essere sostenibile. Fondamentale dunque prendere in considerazione in modo approfondito gli  impatti ambientali, territoriali, sociali ed  economiche a medio e lungo termine. Il processo decisionale e autorizzativo deve coinvolgere tutte le realtà interessate dal progetto. Nell’area insiste un impianto eolico realizzato dalla E.ON in prossimità dell’area artiginale di Partanna, con parere positivo, anche se condizionato, della Soprintendenza.

Inoltre un impianto eolico in corso di realizzazione da parte di Aero Tanna, autorizzato dalla Soprintendenza di Trapani con nota inviata alla Regione prot. 5223 del 8/7/2015 . Un impianto di solare termodinamico, realizzato da  SOL.IN.PAR. srl e Stromboli Solar srl , si estende su un’area complessiva di 83mila m² (circa 10 campi da calcio), dove sono installati 126 collettori solari. In corso verifica di ottemperanza, procedura 304 portale Valutazioni d’Impatto Ambientale della Regione Sicilia.

A tutto ciò si dovrebbe aggiungere la stazione di conversione dell’elettrodotto progettato per il collegamento energetico Italia-Tunisia. È evidente che  in questi casi è mancato il coinvolgimento degli enti locali e soprattutto il controllo. Italia Nostra si interroga  su quali basi siano state rilasciate le valutazioni di impatto ambientale da parte della Regione ed i pareri della Soprintendenza di Trapani, stante la presenza di importanti reperti archeologici. Auspica che anche per il futuro, ed in particolare per i NUOVI 7 IMPIANTI  PROGETTATI IN ZONA DELIA, NEL TERRITORIO TRA CASTELVETRANO E MAZARA DEL VALLO, siano rispettati criteri corretti di valutazione dell’impatto che queste infrastrutture hanno sull’ambiente.

  Il presidente della sezione di Trapani           Anna Maria Piepoli  Il responsabile del Presidio di Castelvetrano     Pietro Di Gregorio (nella foto di copertina  le torrette di ispezione dell’antico acquedotto di Bigini e alle spalle le pale eoliche)

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