UNITRE Castelvetrano: Incontro con l’archeologa Martine Fourmont

La nota studiosa ha parlato della storia della Vasca Selinuntina

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
20 Maggio 2023 08:00
 UNITRE Castelvetrano: Incontro con l’archeologa Martine Fourmont

Le sorgenti di Bigini e l’approvvigionamento idrico di Selinunte è questo il titolo del lavoro dell’archeologa M. Fourmont invitata dall’UNITRE nei giorni scorsi  a relazionare di fronte a una numerosa platea di soci attenti e interessati all’argomento. Ha dialogato con l’autrice il nostro socio ing. Giuseppe Taddeo che ha a sua volta presentato un suo approfondimento tecnico sulla vasca di Bigini.

Ha moderato l’incontro la socia prof.ssa Francesca Gentile. La vicepresidente Susanna Campagna ha portato i saluti del presidente Giuseppe Ancona che si trovava fuori sede e i saluti del direttore del Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria Felice Crescente.

La storia della Vasca Selinuntina ha inizio a fine Ottocento quando il Salinas chiede un rilievo e scopre sul suo fondo lucerne e monete. La vasca dal diametro di 10,30 metri ha attirato l’attenzione di diversi studiosi non ultima l’archeologa M.Fourmont che ha rinvenuto nel sito reperti di insediamenti umani greci risalenti al IV-III sec a.C. Ma la zona dove essa è ubicata ha visto l’avvicendamento di popoli e culture nel corso dei vari secoli a iniziare dall’età del Bronzo per finire alla fine del XV sec d.C. La vasca è composta da sei filari tagliati a forma di cerchio incoronati da un filare sommitale sporgente, ma adesso purtroppo è in rovina e alcuni suoi aspetti peculiari sono andati distrutti.

L’ing. Taddeo con profondo rammarico ha sottolineato lo stato di incuria e di abbandono in cui versa la Vasca selinuntina che non è neanche al momento visitabile se non attraversando proprietà private e folti filari di canneti e sarebbe davvero grave non intervenire subito per il suo recupero. La Vasca rappresentava l’elemento principale dell’approvvigionamento idrico sia di Castelvetrano che di Selinunte e la sua costruzione rimanda a opere di architettura e ingegneria megaresi, quindi a un lontanissimo passato forse il VI sec.

a. C. e alla presenza di un Tiranno a Selinunte che potrebbero rappresentarne l’origine. Ipotesi suggestive che hanno colpito l’immaginario degli ascoltatori che sono intervenuti con domande e con proposte tra cui quella avanzata da un socio di istituire un comitato per proporre ai BB.CC di intervenire per il recupero della Vasca Selinuntina.

Francesca Gentile

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