Scompare Ciro Caravà, sindaco controverso ma amato dalla sua comunità

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
29 Settembre 2017 17:42
Scompare Ciro Caravà, sindaco controverso ma amato dalla sua comunità

L’ex Sindaco di Campobello di Mazara, Ciro Caravà, è morto improvvisamente intorno alle 18.00 di questo pomeriggio. Dalle prime informazioni trapelate pare che le cause della morte siano da addebitare ad un improvviso soffocamento avvenuto mentre l’uomo, che si trovava presso la propria abitazione, stava consumando un frugale pasto. Il 58enne politico campobellese era reduce da una brutta malattia alle corde vocali che lo aveva costretto a subire due interventi chirurgici e che negli ultimi mesi gli aveva creato non pochi problemi anche nel parlare, lui che aveva fatto dell’ars oratoria una delle sue caratteristiche.

Una lunga carriera politica alle spalle come consigliere comunale prima, poi presidente del consiglio comunale ed infine sindaco. Era stato rieletto per un secondo mandato nel giugno 2011,  per poi essere arrestato nell’operazione Campus Belli del 16 dicembre del 2011. L’accusa era pesantissima. Caravà uomo di Cosa Nostra perché in piena sintonia con il boss della zona Leonardo Bonafede. Caravà, sindaco antimafia, sempre pronto a sostenere battaglie ed iniziative antimafia veniva considerato vicino all’organizzazione di Cosa Nostra, cosca, quella campobellese, a stretto contatto con il superlatitante Matteo Messina Denaro.

Caravà era stato assolto in primo grado, condannato a nove anni in Appello ed infine assolto definitivamente in Cassazione. Anche la sezione penale e misure di prevenzione del Tribunale di Trapani aveva recentemente rigettato la proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale nei suoi confronti. Personaggio controverso, ma molto amato dai suoi concittadini, perché nonostante i successi politici, non aveva mai dimenticato le sue umili origini, rendendosi sempre disponibile ad aiutare chi soffriva, con una serie di azioni significative sulle politiche sociali ed una particolare sensibilità nella lotta alla marginalità sociale.

Nonostante le vicissitudini giudiziarie era molto amato dalla comunità che lo chiamava ancora affettuosamente sindaco. 

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