“Quattro chiacchiere con…la Zabbina”

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
04 Maggio 2019 12:00
“Quattro chiacchiere con…la Zabbina”

La lavorazione del latte ha origini antiche, da alcuni reperti si evince che già nel III secolo a.C  in Mesopotamia si trasformava il latte. Avendo "conversato" con una pecora belicina è d'obbligo scambiare qualche chiacchiera con la Zabbina, prodotto derivato dal latte di pecora. Come nasce la Zabbina? Sono un prodotto di antiche origini, si dice che abbia almeno tre mila anni. Il mio nome deriva dall'arabo "jubn" (formaggio). Ma sono ben diversa dai formaggi comunemente intesi.

Sono una sorta di zuppa di ricotta e siero : ovvero ricotta con aggiunta di "scotta" e pane raffermo, rigorosamente cotto nel forno a legna, tagliato a pezzetti ed inzuppato nel siero. Tutto preparato dalle sapienti mani dei pastori nella "mannara" (ovile). Nella caldaia (quarara) di rame con un bastone di legno (lu zubbu) i pastori fanno riscaldare il latte appena munto sino ad una temperatura di 38 gradi, circa, aggiungono il caglio (per far coagulare il latte), che può essere di origine animale o vegetale (quello sintetico si è diffuso in tempi più recenti) fino alla coagulazione della caseina del latte e la separazione del siero da quella sorta di pasta che si viene a formare detta cagliata.

Quest'ultima poi viene separata e messa in appositi contenitori. Il siero rimanente, a cui si aggiunge altro caglio ed un poco di latte, fatto riscaldare sino ad 85° permette la produzione della Zabbina. Cos'era  la "Zabbinata"? Era consuetudine a Castelvetrano per intere famiglie nelle giornate di festa (domenica) recarsi di mattina presto presso gli allevamenti di pecore per andare a degustare la "zabbina" calda, ovviamente col pane nero.

Il pastore dal calderone con "lu cuppinu" (il mestolo) di rame versava nei contenitori portati dal cliente stesso (in genere di alluminio con coperchio chiamati camelle) la ricotta venuta a galla unitamente al siero caldo. Un vero e proprio rito. Quali sono le sue proprietà nutrizionali? E' assodato che il siero di latte di pecora (che contiene proteine, grasso e lattosio) apporta diversi benefici all'organismo umano. Depura e disintossica, è ricco di sostanze nutritive ed aiuta  la salute dell'intestino grazie alla sua alta digeribilità.

Le proteine contenute nel siero producono la leucina, un aminoacido, che aiuta i muscoli, le intolleranze al glucosio e riduce le infiammazioni dei tessuti nelle persone obese. Zabbina, cibo "povero", in realtà un cibo prezioso, perchè? Un tempo, quando non vi era la grande offerta alimentare di oggi, ero il cibo dei contadini, dei pastori, della povera gente, quella che faticava per 10-12 ore al giorno, che riusciva a sfamarsi ed a mantenersi in salute grazie ai miei apporti nutritivi ed al mio alto valore energetico.

Infatti contengo carboidrati, zuccheri, grassi, proteine e molto sodio, oltre a vari sali minerali come potassio, calcio e fosforo. Non da sottovalutare poi il grande apporto di acqua.   Elena Manzini

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