Ma i proprietari delle case demolite quando restiruiranno i soldi alla collettività?

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
15 Gennaio 2018 08:55
Ma i proprietari delle case demolite quando restiruiranno i soldi alla collettività?

Lo Stato, che ha 2.283.000.000.000 di debito pubblico riesce a trovare e farsi prestare per il nostro Comune sei milioni di euro, soldi dei risparmiatori italiani, dalla CDP, la Cassa Depositi e Prestiti, per ridurre in macerie 170 case abusive. Questo non è un paese mentalmente sano. In teoria lo Stato si limiterebbe ad approntare questa somma che, poi, si farebbe restituire dai proprietari delle case demolite. Abbiamo già visto questo film dei soldi restituiti dai proprietari per demolire le proprie case.

Facendo un semplice conto sarebbero più di 35.000 euro a unità. Io non le pagherei neanche sotto tortura. Non ho mai avuto, non ho e non avrò mai una casa a Triscina né ho parenti o amici che abbiano una casa abusiva, a scanso di equivoci. Il risultato sarà che lo stato spenderà i soldi di tutti i contribuenti, anche io, che non ho casa a Triscina. Ai fanatici dal cervello in bianco e nero de "La legge è legge" ricordo che la legge prevedeva un piano regolatore ecc., ma nessuno è stato punito.

E quando la legge punisce solo i più deboli, i cittadini, e non anche i correi non è giustizia. E quando si tratta di giustizia il "sempre meglio che niente" non funziona. Poi la legge non è giusta solo perché è legge. Possiamo dire che la legge Fornero è sbagliata? Vogliamo fare mille altri esempi di leggi sbagliate e ingiuste? Il nostro valente giornalista Egidio Morici sostiene che non si può dire, come fanno alcuni,che quei tre milioni potrebbero essere spesi per altro, io direi in maniera più "costruttiva",perché sono destinati  esclusivamente a quello scopo.

Ma questo non rende meno grave la scelta.  Non mi risulta che lo Stato abbia mai pensato di destinare, invece, sei milioni di euro (il costo di abbattimento delle 170 case "fuorilegge") all'inizio dei lavori per dotare Triscina di fognature e condotte idriche per risolvere il problema più grave della borgata e che, prima o poi scoppierà come una bomba ecologica. E poi, perché, invece di ricorrere alla Cassa depositi, in tutti questi anni non ci si è fatti dare quei 35.000 euro dai proprietari? Temo di conoscere la risposta: Eh! sì vabbè, campa cavallo".

E come si pensa di averli dopo, allora? E, infine, lascio la parola al dott. Caccamo. Alla domanda di un intervistatore, se questo risanamento a macchia di leopardo possa servire a qualcosa, il Dott. Caccamo ha risposto: “Non ha alcun senso.  L'abbattimento a macchia di leopardo non ha alcun senso.” e però, ha aggiunto, sarà sua premura “di intravedere la possibilità di un piano di recupero per le zone interessate”. Capito? Non “farà” o “appronterà” o “farà redigere”, magari prima dell'abbattimento, ma “intravedrà la possibilità” di un piano di recupero, dopo.E ancora: "Laddove c'è una violazione, ci sono degli abusi, soprattutto reiterati  nel tempo, nei confronti dei quali non si è adottato alcun provvedimento, mi pare che sia compito principale, soprattutto di chi oggi rappresenta lo Stato a Castelvetrano, applicare le leggi e i regolamenti.

Un compito difficile ma necessario". Riepilogando: "È una cosa inutile ma è necessario farlo". Vorrei vivere in uno Stato dove non fosse necessario fare le cose inutili.   Franco La Rocca   N.B. Se volete leggere altri pensieri e riflessioni del nostro opinionista Franco La Rocca potrete anche consultare il suo blog personale che troverete all’indirizzo: https://tongueofsecrets.blogspot.it/

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