Polemica per il Prete che ha celebrato messa a Mazara in tenuta ciclistica

Dura reazione del Vescovo di Brescia con lettera allo stesso don Fabio Corazzina nei giorni scorsi in Sicilia

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
20 Settembre 2022 16:08
Polemica per il Prete che ha celebrato messa a Mazara in tenuta ciclistica

Sta suscitando molto scalpore con reazioni anche dal mondo cattolico la vicenda di don Fabio Corazzina, il parroco del quartiere di Fiumicello (in città) che durante un tour in Sicilia (per l’iniziativa «Percorri la pace») ha celebrato messa lo scorso 11 settembre a Mazara del Vallo, all’aperto, nella centralissima Villa Jolanda (in copertina frame estrapolato dal video facebook pubblicato dallo stesso prete) con un completo da ciclista. Attraverso il brescia.corriere.it si legge questa mattina:

“Il contesto, l’abbigliamento, il modo di trattare le sacre specie, la libertà nel formulare le orazioni e la stessa preghiera eucaristica, alcune battute fuori luogo e infelici. Non si può condividere tutto questo”. Lo scrive il Vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada in una lettera a Don Corazzina che è parroco di sostanza e non di forma (è stato coordinatore nazionale di Pax Christi) da sempre vicino agli ultimi, agli umiliati e offesi, qualunque essi siano, da sempre in prima linea per la Pace. Ma questa volta, a detta del vescovo, il mancato rispetto della «forma» è giudicata eccessiva.

Il video è stato pubblicato sui social dal sacerdote, circa dieci giorni fa: le immagini sono diventate via via virali, sino a suscitare l’ira del Vescovo, peraltro impegnato in queste settimane in una dura riabilitazione dopo il trapianto di midollo cui è stato sottoposto. «Mi stupisce — scrive il vescovo — che tu non abbia pensato alle conseguenze di un simile atto, per altro intenzionalmente portato all’attenzione pubblica. Come non rendersi conto dello sconcerto e del dolore che avrebbe provocato, e di fatto ha provocato, in chi ama profondamente l’Eucaristia e la pongono al centro della loro vita di fede? Qui occorre davvero fare ammenda e chiedere umilmente scusa.

Ti presto io la voce, lo faccio io a nome tuo nei confronti di tanti che si sono scandalizzati e mi aspetto che tu condivida con me questo bisogno. Ti chiedo poi di scegliere un gesto penitenziale, che esprima la consapevolezza della tua responsabilità e in qualche modo intervenga a riparare quanto accaduto» conclude il vescovo.

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