Oro dai rifiuti in Sicilia i primi per accaparramento, e Castelvetrano muore

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
23 Giugno 2018 10:00
Oro dai rifiuti in Sicilia i primi per accaparramento, e Castelvetrano muore

Morale della favola, in Sicilia l’emergenza rifiuti non avere soluzione vicina (anche perché non si vuole la soluzione). 10 tonnellate al giorno per comune, mi sembra una gran cagata, da conferire in discarica. Sentire parlare poi di “Raccolta differenziata” penso se lor signori non siano ancora stufi di prendere per i fondelli la popolazione: fatta anche la “Differenziata” tanto poi tutto viene sbattuto tutto assieme a Siculiana, discarica che tra non molto sarà nuovamente satura.

Eppure Bruxelles era stata chiara nel 2015: “si chiederà alle autorità italiane di chiarire in quale misura sia stato attuato il piano di gestione dei rifiuti della Sicilia adottato nel 2012 e di garantire che il prossimo piano sia concepito e attuato in modo da ottenere un significativo aumento della raccolta differenziata, del recupero e del riciclaggio”. Al momento la regione Sicilia dispone di piano regionale dei rifiuti monco, non in linea con la normativa vigente e formulato in fretta e furia nel 2012 in base a un’ordinanza emergenziale, formato con procedure semplificate.

A seguito di solleciti e diffide da parte del governo nazionale la giunta del governatore Crocetta aveva adottato in via provvisoria il cosiddetto “piano stralcio” che “nulla ha a che fare – come ha riportato la relazione condotta dalla commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti in Sicilia - con il piano regionale previsto dall’articolo 199 del decreto legislativo n. 152 del 2006”. Quindi quel Piano Rifiuti crocettiano sarebbe dovuto essere sottoposto alle VAS (valutazioni ambientali strategiche) e soprattutto aggiornato.

Mai nulla di tutto ciò. E intanto già dal 2015 la Comunità Europea ha attivato la procedura d’infrazione EU Pilot. Ma davanti agli interessi degli amici, dei figli, nipoti, amici degli amici non ci si può andare. Così come non si può andare contro gli interessi dell’Antimafia di facciata che con i rifiuti fa affari d’oro. I nomi si sanno.  Dove sono i Difensori della Legalità davanti al fatto che le aziende vincitrici degli appalti di raccolta e riciclo “munnizza” sono in quota a questo o quel politico? E intanto la bella terra di Sicilia viene deturpata, massacrata, inquinata e nessuno batte ciglio.

Cambiata la giunta regionale, si sperava cambiasse qualcosa, di quella che oramai non è solo una gestione rifiuti quanto una costante emergenza sanitaria. Nulla!!! Immobilismo totale. Anzi pare che i “rifiuti” abbiano la capacità di portare alla disgregazione della maggioranza e far urlare a Musumeci: “O riforme subito o elezioni”. ‘Na botta di culo!!!!! A parte che basterebbe cacciar via due-tre elementi della maggioranza (decisamente noti sotto vari punti di vista e non certo per merito, se poi essere bambati è un merito, beh allora si capisce tutto), per dare il via alla costruzione di termovalorizzatori di ultima generazione (mettendo a tacere gli Ambientalisti di facciata).

E la si smetta che non sono i termovalorizzatori a causare i tumori: è tutta quella merda a cui gli ignoranti danno fuoco il cui fumo è diossina allo stato pure, è quella merda che lasciate in giro ovunque (plastica, copertoni, bidoni di olio), è quella merda che si vede amate tanto. Da una merda regionale possiamo passare ad una merda locale. Su tutti primeggia quella montagna putrida, fetida che da febbraio staziona al porto , ops ex porto, di Selinunte che un evidente quanto qualificato pirla , non trovo aggettivo più gentile,  aveva deciso di far spostare a Triscina.

Cosa ancor più grave che vi è una specie di relazione in cui vi è scritto che non “trattasi di rifiuti pericolosi”. Poteva portarseli a casa sua no? Adesso sì che dovete scendere in piazza a manifestare!!!! Contro questi pirla, contro chi ci crede, contro chi continua a far spallucce. E’ questo quell’atteggiamento che poi viene appioppato a tutti i Castelvetranesi, è quell’atteggiamento pseudo mafioso che danneggia tutti. Ma il problema fondamentale è un Popolo che tace, che fa il Leone da Tastiera e poi quando ci sono da mostrare gli attributi, zakkette si gira dalla parte opposta.

Ma avete davvero così tanta paura di dire sono Pinco Pallino e denuncio il tal Pirla per attentato alla salute pubblica? Ma di che cazzo avete paura?!?! Di Messina Denaro?!? Suvvia roba da barzelletta. Dovreste invece aver paura di quel che vi ostinate a chiamare Antimafia e che è null’altro la mafia allargata, quella mafia dal colletto bianco capace di fermare ogni attività, di portare alla distruzione un intero Paese, come appunto sta accadendo a Castelvetrano. Elena Manzini  

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