Orgoglio castelvetranese attacca l'On. Fava per interrogazione su ospedale

Il parlamentare chiede lumi sulla presunta inadeguatezza del nosocomio castelvetranese, ma le cose non stanno così

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
09 Gennaio 2022 08:30
Orgoglio castelvetranese attacca l'On. Fava per interrogazione su ospedale

E’ notizia recente di una interrogazione dell’on.le Claudio Fava che sollecita una risposta scritta da parte dell’assessore regionale alla sanità Razza circa la mancata installazione di un angiografo all’Abele Aiello di Mazara, dirottato verso l’ospedale di base di Castelvetrano, ove risulterebbe non installabile per mancanza di adeguati locali (pareti in piombo, spazi definiti per attesa e intervento, ricambi d’aria etc.).

Ricorda l’on.le Fava che Mazara è DEA di primo livello e si stupisce che non sia stato ancora dotato di U.O.C. di rianimazione che è invece allocata da sempre – come unità semplice - a Castelvetrano.

Desideriamo ricordare all’on.le Fava che, forse a sua insaputa, la giunta regionale ha lavorato alacremente in questi ultimi anni per la trasformazione in carcassa dell’ospedale di base castelvetranese che è stato violentemente declassato e depauperato di numerosi reparti e in ultimo scippato del Punto nascite e del reparto di Pediatria, trasferiti temporaneamente, o forse definitivamente, proprio a Mazara del Vallo.

Si chiede l’interrogante Fava se le modifiche dell’atto aziendale che determinerebbero l’installazione dell’Emodinamica a Castelvetrano, e la destinazione dell’angiografo a quest’ultima struttura sanitaria di base, non comporti una situazione di “confusione” in merito al ruolo delle strutture di Mazara e Castelvetrano.

Ritiene Fava che se non solo l’angiografo, ma anche l’intera Emodinamica, fossero destinatati a Mazara, il bacino d’utenza sarebbe più garantito e meno decentrato rispetto alla Valle del Belice il cui ospedale si dovrebbe occupare di sanità territoriale.

L'interrogante, in tal modo, mostra di assumere una posizione campanilistica in favore dell’Abele Aiello, come se questa struttura possedesse gli adeguati locali per installare un angiografo e ignora che ancora oggi questa piccola realtà sanitaria, che era stata chiusa in passato per ragioni di sicurezza, non ha ancora l’autorizzazione del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco i quali, nella ristrutturazione dell’edificio, hanno verificato delle incongruenze nel “cappotto” esterno e ne hanno sollecitato una variante edilizia che dovrebbe finalmente metterla in sicurezza dagli incendi.

Vale la pena di ricordare all’on.le Fava che il suo avversario politico della destra governativa regionale ha oltraggiato l’intera Valle del Belice depauperando scientemente l’offerta sanitaria dell’ospedale di Castelvetrano che ha un’utenza di circa 100.000 persone di serie B, rispetto a circa la metà dei cittadini mazaresi che, in barba alle norme della legge nazionale -Balduzzi - hanno ottenuto un DEA clientelare.

Ricordiamo all’on.le Fava che il decentramento geografico di cui parla, ma di cui non si rende conto, appare plasticamente dimostrato da un DEA a Trapani, distante venti chilometri da altro DEA di Marsala che dista altri venti chilometri da Mazara e da un unico ospedale di base a Castelvetrano a cui sono stati devastati i servizi sanitari e che è stato utilizzato come carcassa da cui estirpare i reparti migliori per una eutanasia politico-clientelare che favorisce il territorio mazarese.

Il risultato è che l’intera Valle del Belice è stata trasformata in deserto sanitario e ha perso anche il diritto di nascita a Castelvetrano a seguito dello scippo del Punto nascite; ma di questo Fava sarà evidentemente soddisfatto poiché nessun altro potrà dire di essere nato a Castelvetrano, né tantomeno gli storici dovranno ricordare che qui è nato Giovanni Gentile, visto che i suoi strali vanno ai natali del latitante mafioso che criminalizzano un’intera incolpevole comunità.

Vogliamo ricordare all’on.le Fava che la VI Commissione regionale alla Sanità, presieduta da Margherita La Rocca Ruvolo, ha approvato il 10 aprile 2021 una risoluzione d’impegno verso il governo regionale per il potenziamento dell’ospedale di Castelvetrano.

Gli suggeriamo, come consigliere regionale, di acquisirne copia e di tenerla in debito conto, augurandoci che dia delle risposte anche alla sinistra politica castelvetranese, oltre a quella mazarese, valutando complessivamente ciò che è stato perpetrato in danno alle popolazioni del Belice, cui appartiene quella medesima gente devastata dal sisma del 1968 che ebbe, a ristoro e a prevenzione sanitaria, una struttura ospedaliera che potesse lenire la convivenza con un territorio pericolosamente sismico.

Il Direttivo del Comitato Civico Orgoglio Castelvetranese Belicino

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