La fiera di San Giovanni , da sempre legata ai festeggiamenti per il Santo Patrono della città, per quest’’anno non avrà luogo. La notizia non farà piacere ai castelevetranesi che consideravano la fiera,seppur ridimensionata nel corso degli anni, un’irrinunciabile appuntamento dopo le cerimonie religiose e la processione per le vie cittadine della statua del Gagini, per fare due passi, comprare un giocattolo o un utensile per la casa o gustare un panino. Molti operatori dalle province vicinorie oggi si erano recate nel piazzale Martiri d’Ungheria, sito dove ha luogo la fiera, per montare le bancarelle ma hanno avuto la spiacevole sorpresa di non poter montare.
Abbiamo chiesto il motivo della mancata autorizzazione al funzionario dirigente della Polizia Municipale, Dr. Vincenzo Bucca, che pur non avendo più la responsabilità della gestione delle fiere ci ha fornito esauriente spiegazioni. Dallo scorso mese di ottobre, infatti, in seguito alla revisione della pianta organica, alcune competenze, che prima erano ad appannaggio della P.M., sono state trasferite all’Ufficio Tributi, che ha regolarmente invitato tutti coloro che avevano fatto richiesta per poter avere uno spazio in occasione della fiera, a presentare l’adeguata e completa documentazione, anche per poter effettuare le richieste alla Prefettura per l’ottenimento delle informative antimafia, obbligatorie per cinque anni, nei casi di comuni sciolti per infiltrazioni mafiose.
Evidentemente la documentazione da parte degli stessi ambulanti non è giunta nei tempi adeguati e non è stato possibile fornire le dovute autorizzazioni. Il poeta latino Giovenale scrisse il famoso motto Panem et circenses che in partica significa che il popolo due sole cose ansiosamente desidera: pane e giochi circensi. Ma visti i tempi che corrono a Castelvetrano è stato rispolverato il detto dei nostri nonni: Pani cu li Papuli, perché ormai i bocconi amari sono all’ordine del giorno
