Tendoni, bancarelle di ogni tipologia e con qualunque genere di mercanzia esposta, piccoli chioschetti e furgoncini di cibarie tipiche o street food, briosi venditori ambulanti pronti a darsi battaglia “abbanniannu” (decantando) le qualità ed i più o meno vantaggiosi prezzi dei loro prodotti. È questo, lo scenario tipico associato alla parola “mercatino”. Se poi, lo stesso, si svolge in Sicilia, è ancor più facile immedesimarsi al pensiero di questi enormi centri commerciali a cielo aperto, figli degli antichi bazar d’Oriente, tripudio di odori, colori, suoni.
Lo sanno bene i selinuntini, che ogni giovedì si riversano in Via Della Cittadella per prendere parte al mercato del giovedì sera con la speranza di aver massima resa con la minima spesa, anche in tempo di Coronavirus. Se inizialmente, infatti, l’attività era stata sospesa -- al fine di prevenire eventuali questioni legate al carattere igienico-sanitario ed alla sovrapproduzione di rifiuti spesso difficili da smaltire (soventemente si vedono cumuli di sporcizia, scarti alimentari, residui di buste e confezioni usate abbandonate sulle strade dove i mercati si tengono) – ad oggi invece, è possibile tornare ad immergersi in questo piccolo regno dello shopping low cost, ovviamente con le precauzioni del caso.
È infatti OBBLIGATORIO l’utilizzo della mascherina anche se ci si trova all’aperto. Di seguito, la nota dell’Assessore comunale in merito: <<Si ricorda a tutti i cittadini, turisti, avventori del mercatino serale di Marinella di Selinunte, l’obbligo di indossare la mascherina, come previsto dalle direttive del Ministero della Salute>> Nessuna specifica, viceversa, sul mercato settimanale del martedì a Castelvetrano, per il quale, l’utilizzo della mascherina resta facoltativo, poiché gli orari di svolgimento non coinvolgerebbero la fascia oraria indicata nella nuova ordinanza del Ministero della Salute, che prevedrebbe l’obbligo di indossare la mascherina negli spazi aperti dalle ore 18.00 alle ore 6.00, orario considerato a rischio di maggiori assembramenti.
Maria Giovanna Oddo