Mensa scolastica ferma da 15 giorni. Chi ha sbagliato? Domani le mamme protesteranno sotto Palazzo Pignatelli

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
15 Aprile 2018 09:00
Mensa  scolastica ferma da 15 giorni. Chi ha sbagliato? Domani le mamme protesteranno sotto Palazzo Pignatelli

Da oltre quindici giorni la mensa scolastica per gli alunni della Scuola dell’infanzia e secondaria di primo grado non è più attiva e l’amministrazione comunale si trincera dietro la mancata approvazione del bilancio per giustificare il disagio, ma un gruppo di mamme, capitanate da Lina Stabile, non ci sta ed ha deciso di far partire una petizione per riavviare il fondamentale servizio. Domani mattina alle 09.00 si sono date appuntamento nel Sistema delle Piazze ed hanno intenzione di consegnare le oltre 150 firme già raccolte e di chiedere alla Commissione Straordinaria tempi rapidi per far ripartire il servizio.

La vicenda inizia verso la fine di febbraio quando chi si reca presso gli uffici comunali per acquistare i ticket mensa viene invitato a prenderne poche unità perché con molta probabilità il servizio mensa, a partire dal mese di marzo, avrebbe potuto fermarsi. Il servizio che in passato è sempre stato aggiudicato per l’anno solare, in effetti si sarebbe poi concluso il 16 marzo, con l’indizione di una nuova gara che era stata fissata per il 26 marzo. Grazie alla disponibilità della ditta, nonostante i fondi siano particolarmente esigui, il servizio viene garantito per un’altra settimana e nei giorni successivi viene esperita la gara che viene assegnata alla ditta che lo gestiva fino a pochi giorni prima, la Belice Pasti di Castelvetrano.  Nessuna notizia trapela sulla data della ripartenza del servizio, ma le imminenti festività pasquali, con la sospensione delle lezioni scolastiche fino al 3 aprile, fanno presagire che il servizio possa ripartire il 4 aprile.

Ma anche in questo caso nessuna ripresa, viene addotta la motivazione che ci siano delle procedure burocratiche da esitare e viene indicata per lunedì 09 aprile la data utile.  La mattina di lunedì 09 la doccia fredda con la comunicazione delle dirigenti scolastiche, con apposita circolare ai genitori, che in assenza di alcuna indicazione dall’Ente Locale, il servizio debba essere considerato sospeso fino a data da destinarsi. Così decidiamo di chiedere una risposta ufficiale alla commissione straordinaria inviando una prima mail la mattina di lunedì.

Nel pomeriggio della stessa giornata riceviamo una risposta dal dottor Salvatore Caccamo dalla quale apprendiamo che quella stessa mattina si è tenuta una conferenza di servizio con il funzionario responsabile Loredana Bruno e che la stessa ci avrebbe fornito una risposta esauriente. Passano i giorni, sollecitiamo più volte lo stesso funzionario per ottenere una risposta, soprattutto per le tante mamme lavoratrici che sono in netta difficoltà a poter lavorare , a causa della sospensione del servizio mensa per i bambini più piccoli, ma dal Comune non arriva alcuna risposta.

Nella giornata di venerdì, dopo l’ennesima sollecitazione alla signora Bruno caduta nel vuoto, con le telefonate ed i messaggi rimasti senza risposta, decidiamo di scrivere nuovamente al dottor Caccamo manifestando la nostra preoccupazione per il mancato ripristino del servizio ed il nostro rincrescimento per il silenzio assordante nei nostri confronti. A questo punto la risposta arriva: “In riferimento alle tematiche relative al Servizio di mensa scolastica, appare opportuno, preliminarmente, precisare che lo stesso rientra tra i servizi locali a domanda individuale.

Si specifica che nel caso che ci occupa, il servizio mensa è stato aggiudicato alla Società BELICE   PASTI, solo in via provvisoria, per i mesi rimanenti alla chiusura dell'anno scolastico. Il Comune di Castelvetrano, non avendo ancora approvato il bilancio ed essendo, quindi, in gestione provvisoria, non può impegnare le spese fatta eccezione per quelle che si rendono necessarie al fine di evitare un danno grave e certo all'Ente, ai sensi dell'art. 163, comma 2 del TUEL. Pertanto, questa amministrazione, pur potendo procedere alla revoca della procedura di gara ha, tuttavia, dato disposizione di acquisire la documentazione occorrente (casellario giudiziale, certificato Camera di Commercio, carichi pendenti, informazione antimafia e documento di regolarizzazione del DURC), che si rende, peraltro, necessaria trattandosi di una nuova procedura.

Non appena acquisiti gli atti di cui sopra, si procederà all'aggiudicazione definitiva del Servizio alla società anzi citata ed alla contestuale formalizzazione del disciplinare di incarico”. nella foto il dottor Salvatore Caccamo In questi mesi siamo stati accusati da qualcuno che forse vuole metterci in cattiva luce, di essere eccessivamente critici nei confronti della Commissione Straordinaria. A noi piace il lavoro che facciamo e ci piace farlo come Dio comanda, facendoci delle domande e sollevando la polvere da sotto il tappeto, e cercando di trovare una soluzione ai problemi ed ai disagi che i nostri lettori ci sottopongono.

A questo punto vi abbiamo raccontato come sono andate le cose , siamo convinti che in questi mesi molti degli errori che sono stati commessi siano stati dovuti anche all’inefficacia di funzionari, sovraordinati e superburocrati che invece di accelerare le procedure le hanno ingessate definitivamente e per evitare di essere accusati di essere ipercritici, ci asterremo dal fare altre considerazioni , ma ci limiteremo a porre soltanto delle domande, nella speranza che queste possano ottenere delle risposte.

La data del 31 marzo per la scadenza dell’approvazione del bilancio è notoria da tempo, così come è notorio che dal giorno successivo si possa operare soltanto in gestione provvisoria in dodicesimi e quindi non si può fare attività discrezionale. Per quale motivo non si sono predisposti gli atti nei tempi utili che avrebbero consentito di impegnare le somme e preparare i provvedimenti, gli affidamenti entro la data del 31 marzo? Come mai i funzionari non hanno valutato le imminenti scadenze  e non  hanno sottoposto all’approvazione della Commissione gli atti  nei tempi utili? E’ vero che a fronte di un contratto da circa 160mila euro sono stati riconosciuti soltanto 76mila alla ditta aggiudicatrice? Considerati i tempi tecnici ormai difficilmente superabili non sarebbe più corretto ammettere che per l’anno scolastico 2017-2018 il servizio non ripartirà più? O vista l’importanza del predetto servizio si riuscirà a farlo ripartire entro pochi giorni?

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