Mazara, sospensione, alaggio a secco e posteggio della “chiatta”. Polemiche. Valutati i pro e i contro…?

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
07 Novembre 2020 17:12
Mazara, sospensione, alaggio a secco e posteggio della “chiatta”. Polemiche. Valutati i pro e i contro…?

Questa mattina molti cittadini hanno assistito all’alaggio a secco della "chiatta" che fino a qualche mese fa faceva la spola fra le due sponde del fiume Mazaro. La chiatta è stata successivamente trasportata con un grande camion presso l’area del porto nuovo dove un giorno, non si sa quando, dovrebbe sorgere il mercato agroalimentare (quello che originariamente doveva essere il mercato ittico all’ingrosso). Lo scorso 5 ottobre -attraverso una nota- l’assessore comunale Vincenzo Giacalone ed il responsabile comunale del procedimento Mario D’Agati annunciarono la sospensione del servizio della "chiatta" a causa di un guasto improvviso al motore.

La società Ecolmare sas che sta gestendo il servizio che era ripreso il 16 luglio ed era in scadenza il 15 ottobre –sottolineò l’assessore Giacalone- si dovrà occupare della riparazione del motore senza aggravio di costi per il Comune e del successivo alaggio e tiraggio a secco dell’imbarcazione. Per gli utilizzi futuri – aggiunse Giacalone – l’amministrazione deciderà sulla base della compatibilità economica e dell’individuazione dei periodi di potenziale maggiore afflusso.

E’ nostra intenzione, comunque, effettuare entro fine anno una nuova procedura di gara per la programmazione del servizio nell’anno 2021”. Su facebook oggi però molti cittadini hanno commentato con non poche preoccupazioni la sospensione e l’alaggio a secco della chiatta ed il suo trasporto presso l’area del “futuristico” mercato agroalimentare (vedi foto di copertina). In molti temono infatti che il servizio avviato nel corso dell’Amministrazione Cristaldi (che aveva voluto ripristinare lo storico servizio che fino agli inizi del primi anni ’70 forniva la vecchia chiatta in legno) possa essere definitivamente abbandonato.

Sempre su facebook pertanto lo stesso assessore Vincenzo Giacalone, attraverso il suo profilo personale, è così intervenuto: “Oggi la “Chiatta” è stata tirata a secco e posta presso l’area portuale in concessione al Comune di Mazara del Vallo per il rimessaggio e per la manutenzione ordinaria che non era stata effettuata già da qualche anno. L’amministrazione comunale, considerata l’utilità di tale mezzo di trasporto soprattutto nei periodi di maggiore presenza turistica, e considerata altresì la situazione attuale di emergenza Covid-19  con il parziale lockdown che limita gli spostamenti e l’utilizzo dei mezzi di trasporto, ha valutato l’opportunità di sospendere momentaneamente il servizio al fine di ridurre le ingenti spese per il mantenimento dello stesso in un periodo di quasi totale inutilizzo.

La Chiatta sarà rimessa in funzione ad aprile del 2021”. Abbiamo voluto riportare anche il post su facebook in merito alla questione da parte dell’ex armatore della stessa "chiatta", cioè Nicola Asaro, operatore portuale e profondo conoscitore della materia. Ecco cosa ha scritto: "De Profundis chiatta, Assessore... per amor del vero  mi risulta che circa 50.000  utenti  si sono avvalsi del servizio della Chiatta...Poi... non mi pare  che lo spazio del mercato Agro alimentare sia un cantiere navale dove poter fare operazioni di rimessaggio  o di cantieristica varia.

Infine... lei non immagina minimamente quanto  costi ripristinare  le autorizzazioni  e le certificazioni (annotazioni di sicurezza, navigabilità, autorizzazione trasporto passeggeri  etc.) che perderanno validità  una volta messo a secco il natante Chiatta...” A questo punto ci poniamo qualche interrogativo:

  • L’operazione di alaggio a secco è stata compiuta con la dovuta autorizzazione da parte della Capitaneria di Porto che ha la competenza sull’intera area demaniale?
  • Il registro delle utenze giornaliere della Chiatta veniva consegnato periodicamente al segretario generale del Comune, dott.ssa Antonella Marascia, la quale ha una stima esatta circa l’utenza che mensilmente e annualmente usufruiva della chiatta.

    Nel decidere di sospendere il servizio è stata eseguita una adeguata valutazione far costi e benefici?

  • Ricordiamo che la chiatta è costata alle casse comunali 150.000 euro. Siamo sicuri che una volta ferma e posteggiata giorno e notte in quell’area del porto nuovo non possa essere danneggiata dal mancato utilizzo? Pensiamo ai costi del motore marino istallato su di essa.
  • Ci sembra che con la chiatta sia stata utilizzata la stessa logica che portò nel maggio del 2012 l’Amministrazione Cristaldi a chiudere i locali della folkloristica "asta del pesce" di piazzetta dello scalo con la motivazione che il Comune sosteneva grosse spese per mantenerli aperti.

    Risultato? Oggi l’asta del pesce si svolge all’aperto, senza nessuna sicurezza per i consumatori (vedi anche il rispetto delle normative anticovid che nel mercato chiuso sarebbero state più facili da attuare). Per non parlare che la chiusura di quel mercato determinò una grave crisi per gli armatori dei sette motopesca che nel primissimo pomeriggio portavano il pesce fresco pescato nella notte; oggi di quei natanti ne sono rimasti solo 4! Un'amministrazione pubblica deve evitare scelte strettamente economicistiche senza valutarne i costi sociali.

  • Appurato che negli ultimi anni la chiatta ha costituito, al di là dell’utenza turistica (poca in proporzione), un vero e proprio mezzo di trasporto cittadino fra le due sponde del fiume Mazaro.

    Se è essa è considerata antieconomica per il Comune non lo dovrebbe essere anche il trasporto urbano con autobus? Eppure questo viene giustamente garantito.

  • Speriamo a questo punto che questa decisione di interrompere il servizio della Chiatta possa coincidere con l’avvio immediato (prima di Natale) di un primo stralcio dei tanto attesi lavori di dragaggio (l’avvio era stato sospeso nel marzo scorso a seguito di una triste vicenda giudiziaria). Lo speriamo proprio. In quel caso potremmo anche accettarla…
Francesco Mezzapelle

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