“ Maturità 2022. Non è giusto Prof! Forse anche sì!”

Bia Cusumano spiega ai ragazzi perchè è giusto tornare alle prove scritte e perchè solo attraverso la fatica si cresce

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
01 Febbraio 2022 09:00
“ Maturità 2022. Non è giusto Prof! Forse anche sì!”

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, oggi ha proposto una bozza quasi definitiva di quella che sarà la maturità del 2022, così almeno si dice. Poi, si sa, In Italia è sempre possibile che le cose cambino da mattina a sera, ma sempre con più che “ motivata” ragionevolezza . Di settimana in settimana, questa maturità è stata un sequel appassionante per tutti: Dirigenti in testa, docenti, alunni e famiglie. Prima solo maxi orale, perché siamo ancora in piena quarta ondata e non sarebbe corretto gravare sulle menti e le anime prostrate dei nostri ragazzi, dopo due anni di restrizioni, colori variopinti che si susseguono dal bianco, al giallo, all’arancio, al rosso. Insomma un vero caleidoscopio di cristallo che rinfrange un arcobaleno, ahimè alquanto triste! E poi vaccini, tamponi, igienizzanti, mascherine, visiere, green pass, super green pass e richiami a scadenza variabile dai nove, ai sei, ai quattro mesi… Boh! Poi ritorna lo “spettro” divenuto certezza della prova scritta di italiano perché gli studenti dopo due anni di Dad e Did non sanno più scrivere, ammesso che prima lo sapessero fare… E già lì petizioni e proteste da parte degli alunni perché la prova scritta no! Non è corretto che si faccia e invece i loro compagni nei due anni precedenti hanno fatto solo l’orale e loro adesso devono scrivere. Che orrore! Ma oggi poi il Ministro Bianchi, con un formidabile colpo di scena, quasi un fulmen in clausola ha proprio sconvolto tutti con questa bozza di maturità 2022 che prevede anche un secondo scritto diverso da scuola a scuola, per tipologia di indirizzo e per competenze di percorso di studio maturate nel corso dell’anno scolastico.

Al che si è alzata ora più che mai una voce unica e corale che presumo corra in queste ore da Nord a Sud da parte di tutti gli studenti italiani. Almeno in una cosa, vuoi vedere che loro, i nostri giovani sono tutti d’accordo e solidali e non esistono finalmente alunni meridionali e “Nordici”? Vuoi vedere che o seconda prova scritta sì, o seconda prova scritta no, almeno in una cosa Il Ministro Bianchi è riuscito: a farli sentire tutti uguali davanti le difficoltà e le responsabilità della vita? Eh sì, ragazzi miei, perché noi adulti comprendiamo il vostro disagio profondo e voi sapete che come sempre da docente, sono e sarò dalla vostra parte, perché vi amo immensamente e so quanto e come avete sofferto in questi anni.

L’ho visto dai vostri volti tristi, dai vostri occhi spenti, dai tagli sui polsi nascosti dalle bandane, dall’andirivieni dallo sportello di ascolto. L’ho visto stando in mezzo a voi, come se la scuola fosse divenuta una trincea e a dispetto di ogni paura di contagio se avevate bisogno di una carezza sul braccio, o di una pacca sulla spalla, io ve l’ho donata, insieme al fermiamo tutto oggi e facciamo un’ora di Lessico delle Emozioni. Ma una cosa sempre da docente voglio dirvela davanti al vostro: “Non è giusto Prof.!” Appena una riflessione voglio indurvi a farla.

Ragazzi miei, nella vita non si cresce attraverso la via comoda e agiata, non si giunge in cima alla montagna con l’ascensore, non si arriva ai traguardi senza fatica, impegno, dedizione, tenacia e tante rinunce. E alla maturità si giunge con consapevolezza e sacrificio. Sia il Ministro confermi, sia smentisca la seconda prova scritta, imparate a difendere l’arte del sacrificio e della pazienza. State sui libri, amateli, teneteli sui comodini, sulle scrivanie, sulle sedie... Approfondite, studiate, innamoratevi delle cose che fate non per dovere, non per essere i migliori, in una insana smania di protagonismo e competitività.

Siate bravi per voi stessi, superate i vostri limiti, andate all’esame non con paura ma con coraggio. Generazioni intere di giovani lo hanno fatto prima di voi e ce l’hanno fatta! Credete di essere da meno? Tirate fuori la grinta, la determinazione e la forza, date un calcio come si fa con un pallone, all’abulia, all’apatia, alla voglia di trovare la soluzione facile e la via immediata. Scegliete la via più lunga e godetevi il viaggio! Perché davanti le responsabilità non si fugge! Siate forti e non codardi e vili! Ed è vero sarà dura ma non sarete soli, sarà dura ma duro è crescere e diventare adulti.

Duro ma incredibilmente bello e appassionante. Non abbiate paura, smettetela di dire che non è giusto. Ingiusto nella vita è altro. E’ nascere con malattie invalidanti, trascorrere l’infanzia negli ospedali, stare attaccati ai macchinari per respirare, crescere in paesi dilaniati dalle guerre. Ingiuste sono state le persecuzioni, le discriminazioni, gli abusi e le violenze. Ingiuste sono le guerre che ci hanno travolto nei secoli e le morti non giustificabili perpetrate dalla mafia, dalla prepotenza di uomini senza pietà. Ingiuste sono state le crociate, i tribunali dell’Inquisizione e le torture, i campi di internamento, i manicomi e le violenze di ogni tipologia e maniera. Non una seconda "potenziale" prova di esame di maturità.

Abbiate fiducia in voi stessi, non sottovalutate le vostre capacità e risorse. Ricordate? “Possunt quia posse videntur”. Sì, voi potete, perché credete di potere. Ve lo ripeto sempre, siate gentili e coraggiosi, come diceva Anna Frank. Difendete la Bellezza e non abbiate paura. Non fatevi rubare i sogni e il coraggio perché qualsiasi maturità sarà quella del 2022, sarà la Vostra. Quindi non fatevela rovinare da ansia di prestazione, da perfezionismi insani e da angosce immotivate.

Sarete bravi e non importerà il voto. Importerà che ci mettiate tutta la passione e la grinta che avete dentro voi. Splendete e godetevi il traguardo! Io da docente e noi tutti saremo con voi. Non ci aspettiamo che siate perfetti, nessuno lo è, ci aspettiamo che siate autentici, con le vostre fragilità, imperfezioni, i vostri sorrisi e i vostri occhi luminosi. E comunque vada, sarà un successo, perché sarà il vostro.

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