Il Tribunale di Marsala ha emesso le sue sentenze per i sette imputati del processo con rito ordinario nato dall'operazione antimafia dei Carabinieri "Hesperia", condotta nel settembre 2022. Le accuse contestate a vario titolo agli indagati (35 in tutto) erano: associazione mafiosa, estorsion, turbata libertà degli incanti (aste al Tribunale di Marsala), reati in materia di stupefacenti, porto abusivo di armi, gioco d'azzardo
Tutte le accuse erano aggravate dal metodo e dalle modalità mafiose.
Le condanne.
- Stefano Putaggio, 51 anni, agente immobiliare ed ex attivista del M5S, ha ricevuto la pena più severa: 7 anni di carcere per estorsione aggravata dal metodo mafioso ad un imprenditore che si era aggiudicato un immobile all'asta.
- Vito De Vita, 46 anni, è stato condannato a 6 anni per la cessione di una partita di droga.
- Riccardo Di Girolamo, 45 anni, e Filippo Aiello, 77 anni, hanno ricevuto 5 anni di carcere ciascuno.
- Lorenzo Catarinicchia, 43 anni, è stato condannato a 3 anni e mezzo di carcere.
- Nicolò e Bartolomeo Macaddino, 63 e 59 anni, imprenditori ittici di Mazara del Vallo, hanno ricevuto 1 anno e 3 mesi di carcere ciascuno (pena sospesa). Per loro l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso è stata derubricata in esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
Per gli altri 27 imputati che avevano scelto il rito abbreviato, il gup di Palermo Ermelinda Marfia aveva già emesso condanne per un totale di quasi 230 anni di carcere e circa 140 mila euro di multe lo scorso 14 dicembre. Tra questi, la pena più severa (20 anni di carcere) era stata inflitta a Francesco Luppino, 68 anni, di Campobello di Mazara, considerato uno dei fedelissimi di Matteo Messina Denaro, e a Francesco Giuseppe Raia, 56 anni, di Marsala.
