Marsala, lettera aperta del padre della giovane ragazza aggredita e derubata lo scorso 13 settembre

Il padre rivolge un appello affinchè si lavori per una città più sicura e protetta, con la collaborazione di tutti

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
16 Settembre 2024 11:37
Marsala, lettera aperta del padre della giovane ragazza aggredita e derubata lo scorso 13 settembre

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata da un cittadino marsalese alle autorità di Marsala e alla Prefettura di Trapani.

Ecco di suguito quanto si legge:

"Mi rivolgo a Voi non da giornalista, ma nella duplice veste di cittadino preoccupato e di padre della giovane vittima di un atto di violenza che rappresenta solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che stanno trasformando Marsala in un teatro di micriminalità diffusa e incontrollata. Mia figlia, una giovane di soli 21 anni, è stata vittima di una vile rapina, accoltellata e derubata del suo smartphone mentre si trovava con degli amici nel parchetto del minigolf (venerdì 13 settembre u.s.).

Gli aggressori, due giovani tunisini, hanno agito con incredibile violenza e sprezzo per la vita altrui, lasciando mia figlia non solo con ferite fisiche, ma anche con traumi psicologici che richiederanno tempo per essere superati. Fortunatamente, grazie all’intervento rapido della Polizia di Stato e dei militari dell’Operazione “Strade Sicure”, i responsabili sono stati arrestati e assicurati all’Autorità Giudiziaria. Mia figlia da giorni sta male, è chiusa nella sua cameretta e vive con la paura di uscire di casa, temendo di poter essere di nuovo vittima di violenze casuali o di subire vendette e ritorsioni per aver denunciato i suoi aggressori.

Da padre sinceramente temo per l’incolumità di mia figlia e faccio appello a voi tutti affinché possiate adottare le misure più opportune. Vista la gravità dei fatti auspico che le generalità di mia figlia non vengano rese pubbliche o diffuse alla stampa. Tuttavia, la vicenda pone in evidenza un problema che ormai si sta facendo sempre più allarmante nella nostra città: la crescente ondata di microcriminalità, spesso perpetrata da gruppi di giovani stranieri, che sta minando la sicurezza e la serenità dei cittadini.

Quello che è accaduto è gravissimo, ma ancora più grave è il fatto che episodi simili stanno diventando sempre più frequenti e sotto gli occhi di tutti. Le piazze e le strade di Marsala sono ormai ostaggio di bande di microcriminali che agiscono con arroganza e impunità. I cittadini vivono con il timore di essere aggrediti, le famiglie non possono più sentirsi sicure e i giovani, come mia figlia, pagano il prezzo più alto, finendo nelle mani di delinquenti senza scrupoli. Non possiamo più accettare di essere prigionieri di una città che sembra aver perso il controllo del proprio territorio.

Non possiamo più aspettare che arrivi la prossima vittima, che sia un nostro figlio, un nostro parente o un nostro amico. È inaccettabile che Marsala sia diventata un luogo dove il degrado e la criminalità trovano terreno fertile, dove bande di giovani stranieri, spesso irregolari, agiscono con totale disprezzo per la legge e per l'ordine pubblico, bivaccando, consumando alcol e droghe e aggredendo chiunque osi opporsi. Chiedo un Vostro immediato e forte intervento presso il Prefetto, il Ministro degli Interni e il Ministro della Difesa, affinché si adottino misure drastiche e urgenti per ristabilire la sicurezza e l’ordine nella nostra città. Non basta più parlare di prevenzione; occorrono fatti concreti.

Qui c’è un’emergenza vera e propria, e serve un'azione decisa per fermare questa deriva. Serve una maggiore presenza delle forze dell’ordine, controlli serrati, presidio delle piazze e dei luoghi più a rischio, espulsioni per chi delinque e pene esemplari. Non possiamo permettere che questa spirale di violenza continui a minacciare la vita dei nostri concittadini. Non vi sto chiedendo solo un atto amministrativo, vi sto chiedendo un atto di responsabilità morale e politica nei confronti della comunità che rappresentate.

La sicurezza è un diritto inalienabile di tutti, e come padre, come cittadino, e come membro di questa comunità, esigo che vengano presi provvedimenti immediati prima che si verifichi una tragedia irreparabile."

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