L’Elzeviro di Bonagiuso: Hanno ammazzato Willy. Willy è vivo?

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
08 Settembre 2020 15:32
L’Elzeviro di Bonagiuso: Hanno ammazzato Willy. Willy è vivo?

Mentre tutto adesso è dolore, straziante, comincia il calvario dell'opinione, della testimonianza e dell'indagine. Ma il fatto è che hanno ammazzato Willy, in una rissa. Hanno ammazzato un ragazzino fragile accorso in difesa di un amico. Quei quattro, forse cinque. E poi il tecnicismo giuridico dirà che uno solo ha dato il colpo tecnicamente mortale. Gli altri hanno meno colpa. Già. Bilance sulla morte. Come se la morte di un ragazzino massacrato a pugni e calci mentre era già a terra potesse essere pesata.

No, non possiamo neanche dirla bestiale, questa morte,questa violenza, perché gli animali lottano, sì, ma non infieriscono su chi è già a terra, arreso e indifeso. Per questo non dovremmo cercare di scrollarci di dosso la responsabilità del fatto, attribuendogli un significato episodico. Non lo ha. Ne ha uno di specie, per quanto sia amaro inghiottire questa verità. Le matrici dei colpevoli, che sono colpevoli anche di alto tradimento ti del calore umano della vita, sono però i miti violenti, vincenti, aggressivi, distruttivi, di un mondo al contrario, dove stiamo fallendo tutti, come educatori, genitori, polituci, sociologi, docenti.

Tutti. Nessuno escluso. Stiamo subendo, senza comprendere chi sia il pilota, l'involuzione di un contesto in cui il conflitto sembra la chiave di esistenza. La società della gente mite, di chi non esibisce le zanne, sembra morta. Debole, malaticcia, rinunciataria e soprattutto non vincente. Vince chi strilla, chi si fa rispettare, chi ha muscoli e spranghe e può minacciare, perché è pronto, in un Fiat, a rubarti la vita, per sempre. Stiamo tornando fiere. Anzi demoni. Perché le bestie lottano ma non fanno guerre  noi stiamo morendo come uomini perché stiamo rinnegando la civiltà, elogiando l'analfabetismo, enfatizzando le  università della strada, fatto dell'opinione e del complottismo una arte sottile che sopperisce alla ignoranza, perché studiare  davvero cose complesse è difficile.

Senza codici, leggi, narrazioni umane, senza l'era del senso che prevale sull'età dei  bestioni (Vico), noi avremo a che fare con un ricorso storico di sangue. Inequivocabilmente se tornano  i miti  della forza bruta tramontano quelli della ragione. E se tramonta la ragione resta solo la spada, la spranga e la pallottola.

Questo il futuro. Nero. Si sappia. Che paura! Continuando a cavalcare tigri di ferocia forse avremo più stipendi e più lecca culo attorno, ma saremo morti vergognosamente in ciò che resta della nostra anima: piangendo sempre un Willy che muore per difendere qualcuno. Che vogliamo fare? Cominciamo.di nuovo ad occuparci dell'anima e non solo degli smartphone? Oppure sopportiamo anche i parenti dei killer che dicono "tanto era solo un immigrato"?   Giacomo Bonagiuso

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