La legge di bilancio del 2021 porta importanti novità per le tasche dei cittadini italiani. Prima fra tutti c'è un'agevolazione di 100 euro al mese per i lavori dipendenti con un reddito inferiore ai 28.000 euro, con un importo di 600 euro per il secondo semestre del 2020 e di 1.200 euro annui dal 2021. Un altro passo è la detrazione temporanea dall’imposta lorda pari a 1.200 euro per chi ha un reddito superiore ai 28.000 euro che si azzera al raggiungimento del reddito superiore ai 40.000 euro.
Nel calcolo dei redditi vanno esclusi il reddito derivante dall’abitazione principale e relative pertinenze. Devono essere sommati i redditi derivanti da immobili soggetti alla cedolare secca. Per usufruire del bonus Irpef sarà necessario il carico fiscale, altrimenti non potrà essere erogato. Il bonus verrà erogato, infatti, direttamente sulla busta paga o sul cedolino dell’Inps nel caso si percepiscano redditi assimilati come la Naspi. Un altro punto importante della legge di bilancio è l’assegno unico per i figli, per il quale il governo ha stanziato circa 3 miliardi per il 2021.
L'assegno va dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni per ogni figlio. Vi rientrano pure i figli fino al compimento dei 24 anni e che non percepiscono redditi superiori a 4000 mila euro. L'assegno unico sarà messo a disposizione di tutti i lavoratori sia autonomi che dipendenti, disoccupati e incapienti, ovvero coloro che non possono godere delle maggiori detrazioni fiscali perché hanno un reddito molto basso. Per ottenere l’assegno bisogna essere cittadini italiani, europei o extra-europei residenti in Italia con regolare permesso di soggiorno e residenti in Italia da almeno 2 anni.
I figli devono appartenere al nucleo familiare e risiedere con i genitori che dovranno essere dipendenti con un qualsiasi contratto o essere proprietari di partita IVA. Ogni assegno dovrebbe aggirarsi tra i 50 e i 250 euro al mese per ogni figlio fino ad un massimo di 3.000 euro annui. Dal 1° luglio la somma percepita dal bonus bebè sarà inoltre compatibile con quella dell’assegno unico per i figli e si potranno così percepire entrambi gli assegni. Questo non esclude nemmeno il bonus mamma, percepibile dal settimo mese anche nel caso di adozioni o affidamento.
Quest’ultimo bonus racchiude un incentivo distribuito una tantum. Il nuovo assegno unico sarà erogato dall'Inps, o direttamente in busta paga, per ogni figlio a carico, con delle maggiorazioni in caso di disabilità e l’importo dipende dall’Isee. Ancora non si sa molto su come richiedere l’assegno unico familiare, ma molto probabilmente bisognerà essere in possesso di una dichiarazione Isee in corso di validità. Si attendono pertanto ancora i decreti attuativi della misura. Simone Crapanzano