L'appello a Messina Denaro: " Ti resta poco da vivere parla con i magistrati"

A parlare è Alessia Randazzo responsabile dell’area legale della clinica La Maddalena di Palermo

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
25 Gennaio 2023 10:58
L'appello a Messina Denaro:

“A Matteo Messina Denaro resta poco da vivere e dovrebbe pentirsi di tutto il male che ha fatto poiché tra non molto rincontrerà tutte le sue vittime”. Questo in sintesi il potente appello che la dottoressa Alessia Randazzo, responsabile dell’area legale della clinica La Maddalena di Palermo, dove il boss era in cura per un tumore, ha lanciato sui social network con un lungo post nel quale ha difeso anche la clinica per la quale lavora dalle illazioni e dalle accuse che sono state rivolte alla struttura.

Su Facebook la donna ha chiamato l’ex latitante con il nom de plume con il quale era conosciuto e curato : “ Al signor Andrea Bonafede avrei da dire una sola cosa: se, facendoti prestare una vita che non meriti, nel cammino della malattia ti fossi specchiato in ognuno dei tuoi errori, adesso parla, fallo ora che sai che non manca molto al momento in cui quel bambino( il riferimento chiaro è al piccolo Giuseppe Di Matteo ucciso e sciolto nell’acido anche su ordine di Messina Denaro, ndr ) e tutti gli altri te li ritroverai davanti.”

Questo il testo integrale del post:

“La volgarità, l'insinuazione, l'illazione sono state le scorciatoie più imboccate in queste ore quando invece le responsabilità e le risposte sono scritte tutte nella cartella clinica della Repubblica Italiana.

Per la quale - mi pare evidente - non c'è schema di terapia che possa condurre a guarigione.

Ci sono persone che da oltre vent'anni escono di casa ogni mattina per servire e non per apparire e che con il loro lavoro hanno dimostrato concretamente che il miglior medico in Sicilia non è più l'aereo.

Non è la prima, né sarà l'ultima volta che saremo chiamati a pagare un prezzo per i nostri sforzi, per quel peso quotidiano che ci opprime l'anima ma che abbiamo imparato a trasformare in abbraccio.

Le spalle oramai si sono fatte larghe.

Un giorno qualunque, i riflettori si posano un'altra volta su questo arcobaleno orgoglioso e un istante dopo, ignari di come si sta al mondo, gli elefanti dei giudizi sommari gli riversano addosso giacimenti di cattiveria liquida.

Scegliere la strada più faticosa e meno illuminata è il rischio che si corre quando nella vita si sceglie consapevolmente di evitare qualsiasi scorciatoia.

La dignità, si sa, costa fatica ed è in questa fatica che, insieme a tanti, anch'io io ho trovato il senso della mia vita.

Al signor Andrea Bonafede avrei da dire una sola cosa: se, facendoti prestare una vita che non meriti, nel cammino della malattia ti fossi specchiato in ognuno dei tuoi errori, adesso parla, fallo ora che sai che non manca molto al momento in cui quel bambino e tutti gli altri te li ritroverai davanti.”

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