La partita truccata il libro di Andrea Bulgarella che non risparmia nessuno

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
04 Gennaio 2018 14:47
La partita truccata il libro di Andrea Bulgarella che non risparmia nessuno

Domani, venerdì 5 gennaio alle 17.00, i trapanesi che amano la propria terra hanno un appuntamento da non perdere. I trapanesi che la memoria piuttosto che perderla preferiscono coltivarla, i trapanesi che magari certe cose le hanno sottovalutate o che ieri erano troppo piccoli per comprendere appieno la portata della cosa domani farebbero bene a dedicare un paio d’ore della loro vita per conoscere un uomo di cui magari hanno sentito parlare in modo distorto o di cui conoscono solo il nome e non il reale calvario cui è stato sottoposto.

I trapanesi che magari credono che una volta colpiti non ci si può più rialzare, potrebbero scoprire che invece un uomo si è rimesso in gioco ed è risorto. Domani, presso la Tonnara di Bonagia, Andrea Bulgarella e Giacomo Di Girolamo, autori del libro “La partita Truccata” avranno tante cose da raccontarvi.  Rossana Titone vi propone qui di seguito una recensione del libro che vi farà venire voglia di leggerlo.

 “Credere, che verbo impegnativo. Ha a che fare con la fede. Negli uomini, nelle cose, nel tempo”.Ci si imbatte in questa frase  tra le pagine de “ La partita truccata”, il libro di Andrea Bulgarella con Giacomo Di Girolamo. E credere, a tutto quello che è accaduto all'imprenditore Andrea Bulgarella, è un dovere per chi ha sempre pensato alla  Sicilia  come terra non solo di malaffare. Lo dice Bulgarella, più volte, in questo libro: la Sicilia, Trapani, è piena di gente per bene.

Un grande lavoro di ricostruzione, perfezionato da Giacomo Di Girolamo, di cinquanta anni di vita di impresa, di denunce, di appelli. Di storia economica del nostro Paese. Il libro racconta la storia di Bulgarella ma attraversa l'Italia, quello che accade in Sicilia non è tanto lontano da ciò che accade a  Misurina. Il cantiere, luogo di lavoro in cui Bulgarella passa più ore di quanto una giornata metta a disposizione, diventa metafora di vita. Un imprenditore che racconta se stesso, il suo essere uomo in affari, il suo essere forte e debole allo stesso tempo, un uomo che non ha paura di mostrare le ferite del cuore, non le nasconde nemmeno.

Bulgarella  innamorato di Trapani,  tanto da volerlo scandire ad alta voce che non esiste nessun “sistema Trapani”, il sistema è altrove tra Palermo e Roma. E' la storia di Bulgarella ma è anche la storia di  chi ha subito le ingiustizie, le ha palesate, le ha denunciate  e si ritrova a  combattere altre ingiustizie ancora, provenienti dai palazzi del potere. E' un libro forte, che mette a nudo tante verità di tutta la nostra provincia.

Sono raccontate così, senza filtri. Alla corruzione politica, legata agli appalti pubblici, si affianca il sistema antimafia di facciata. Un uomo,  che ne ha attraversate tante, con  determinazione,  con la tenacia della diversità in una terra difficile.  Si definisce un sognatore. Un sognatore pazzo, che ha deciso di sfidare i poteri forti, mafia compresa, pur di non farsi trascinare nelle acque della corruzione, delle tangenti. Sfidando le lobby e i politici potenti di turno.

Progetti su carte, palazzi e hotel da realizzare, poi gli appalti pubblici. Per ogni lavoro compiuto il prossimo era già in allestimento. Una sorte di fame bulimica. Come ogni sognatore è chiamato a fare una scelta. Lasciare Trapani, rinascere e sognare in un altro luogo. Pisa la città che sceglie, dove viene chiamato “il poeta del mattone”.  Bulgarella  sa che le pietre cantano, glielo ha insegnato suo nonno. Il libro non è una biografia ma il racconto di un uomo,  che non è grezzo come il cemento né freddo come il marmo, è un uomo che ha  teso la   mano verso i ragazzi della comunità di Mondo X, portandovi un sorriso.

Lo sguardo verso chi ha subito le ruberie della vita per debolezza. E' la bellezza dei margini, delle “periferie esistenziali”. Bulgarella apre i suoi archivi, carte, appunti, fascicoli.  In mezzo c'è tutto: dalla burocrazia interminabile, alla sciatteria dei magistrati, alla stampa dormiente e complice del politico di turno. C'è la frase shock: Bulgarella attacca lo Stato. Taluni uomini che lo rappresentano e  che non sarebbero in grado di farlo. Racconta di quello Stato che non lo ha ascoltato, tutelato e protetto contro gli attacchi della mafia, contro le richieste di pizzo.

Storie di corruzione, appalti pubblici pilotati dalla politica, magistratura corrotta, si ricorda l'arresto del Giudice Costa. Solo una volta Bulgarella ha creduto nello Stato, quando a Trapani è arrivato il Prefetto Vito Colonna. Sono tanti i racconti che emergono,  lasciano l'amezza di una terra che non è  si è ancora affrancata dalla connivenza. Il libro mette un punto: l'antimafia è sconfitta: “ non se ne è fatto un tema di ricostruzione di un'etica pubblica, abbiamo delegato tutto alla magistratura”.

Per ogni ingiustizia, per ogni attacco, per ogni richiesta di tangente, per ogni attentato subito, Bulgarella denunciava. In quelle occasioni l'antimafia dove era? Un libro denuncia che traccia i confini della  partita truccata dell'inchiesta della Procura di Firenze, dove l'imprenditore finisce nel tritacarne dei media. Notti insonni si susseguono,  con la consapevolezza che mai nessuno e niente lenirà le ferite inferte. E' la storia di  un amore tragico, non corrisposto tra Bulgarella e la sua terra.

Rossana Titone

Ti piacciono i nostri articoli?

Non perderti le notizie più importanti. Ricevi una mail alle 19.00 con tutte le notizie del giorno iscrivendoti alla nostra rassegna via email.

In evidenza