“C’ erano una volta... La Bella e la Bestia: la magia di una delle favole più amate di tutti i tempi è andata in scena l’otto giugno 2018 presso l’Auditorium “Ruggero Settimo” del II Circolo Didattico di Castelvetrano. La rappresentazione, preparata durante l'anno scolastico nel corso di un laboratorio pomeridiano, ha coinvolto circa 50 alunni delle classi V A e V B guidati dalle docenti Laura Dattolo, Maria Pia Errante Parrino ed Antonella Sciacca che hanno curato tutte le attività di un allestimento davvero complesso, dalla rivisitazione ed adattamento del copione fino alla messa in scena finale.
Questo progetto, oltre ad impegnare alunni e docenti, ha visto coinvolte anche le famiglie, in special modo le mamme che si son fatte carico della realizzazione dei costumi e che, con la loro partecipazione, hanno reso viva quella sinergia di rapporti scuola/famiglia, presupposto fondamentale di una sana e proficua alleanza educativa. Davanti ad una scenografia essenziale e fiabesca, gli alunni, vestiti con splendidi costumi, hanno recitato, ballato e cantato riuscendo a trasmettere con tutta la potenza e l’autenticità dei loro mezzi espressivi il messaggio su cui la fiaba è incentrata: la bellezza va cercata oltre le apparenze e non bisogna aver paura di chi è diverso da noi.
Da Belle e la Bestia a Lumière,Tockins, ai coristi e ai ballerini, passando per la dolce Mrs. Bric, l'arrogante Gaston e il gentile Maurice; tutti, proprio tutti, hanno regalato al pubblico presente momenti di commozione e di allegria sottolineati da applausi fragorosi. Naturalmente i bambini erano felici del successo, dei complimenti ricevuti e fieri di essere sul palcoscenico. E fiere di loro e visibilmente commosse erano le docenti perché dietro la maschera di ogni personaggio si nasconde un lavoro lungo e complesso, un lavoro la cui essenza è “lo star bene insieme”, “il mettersi in gioco” ognuno secondo le proprie potenzialità, mettendo intelligenza, talento e amore nelle cose che si fanno.
Carmela Valenti Addetto Stampa II Circolo Ruggero Settimo Contributo fotografico ins. Ninni Giardina
