Con una lettera indirizzata Alla Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali della Regione Sicilia, alla Soprintendenza dei BB.CC.AA. di Trapani, al Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo ed agli organi di Stampa
Il responsabile del presidio di Castelvetrano di Italia Nostra Ing Pietro Di Gregorio, Il presidente della sezione di Trapani di Italia Nostra a.p.s.Prof. Antonio Pellegrino ed Il presidente del Consiglio Regionale Siciliano di Italia Nostra a.p.s. Prof. Leandro Janni chiedono la massima attenzione e il massimo rigore nel processo di realizzazione e verifica del progetto dell'azienda Terna per l'interconnessione Italia-Tunisia.
Di seguito il testo integrale :
La Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali della Regione Sicilia ha espresso parere positivo di Valutazione di Incidenza Ambientale (V.INC.A.) Livello II – Fase Appropriata ex art. 5 del D.P.R. 357/97 e ss.mm.ii. per il progetto di “EL-532 Collegamento in corrente continua a 500 kV di potenza pari a 600 MW inter-connessione “Italia - Tunisia” e opere connesse, proponente TERNA SPA a condizione che si ottemperi alle seguenti prescrizioni ambientali, che saranno opportunamente verificate dall’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste e/o dagli altri Enti preposti, ciascuno per le proprie competenze:
Ai sensi delle LINEE GUIDA NAZIONALI PER LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA (VIncA)
DIRETTIVA 92/43/CEE "HABITAT" ART. 6, paragrafo 3.3. “Congruità delle misure di mitigazione appropriate al Livello II”, il proponente dovrà predisporre, idoneo piano di monitoraggio come peraltro già riportato, piuttosto genericamente al capitolo 10 dell’elaborato RS09RIA000352.
In tale elaborato è già riportata dal proponente la dicitura “A corredo si evidenzia che l'opera sarà soggetta a un monitoraggio ambientale marino nella fase ante-operam, in corso d’opera e post-operam.”
Lo stesso monitoraggio dovrà essere esteso anche alla porzione dell’arenile nel tratto di costa compreso tra il porticciolo di Marinella di Selinunte e le piccole spiagge presenti in prossimità del punto di approdo, al fine di salvaguardare la possibile nidificazione della specie caretta-caretta.
Nel tratto interessato dalla potenziale nidificazione della caretta caretta andranno svolte periodiche ispezioni e in caso di avvistamento andranno poste in essere tutte quelle protezioni previste al fine di tutela della specie
Le ispezioni e gli esiti dovranno essere comunicate al Servizio 3 insieme al cronoprogramma dei lavori.
Premesso che Terna, la società che deve realizzare l'elettrodotto per collegare l’Italia con la Tunisia, ha scelto come punto di approdo dell’elettrodotto Marinella di Selinunte, a ridosso della riserva naturalistica della foce del Belice. Lungo la via Cavallaro, saranno collocati i cavi di collegamento con la stazione di conversione, in contrada Bigini, nel territorio di Partanna. L'opera a parere di Italia Nostra presenta diversi elementi critici:
1) la stazione di conversione da costruire in c/da Bigini, contrariamente a quanto sostenuto da Terna, ed anche dalla Commissione a pagina 6 del suddetto parere ( La nuova stazione di conversione sarà ubicata nel Comune di Partanna (TP) in località “Contrada Staglio” in un’area attualmente ad uso agricolo) insiste certamente in un’area ad uso agricolo, ma ad alta densità di reperti archeologici. La vasca selinuntina, il castello di bigini, le tombe a grotticella dell'età del bronzo, l'acquedotto del '600, etc ( vedi nostro precedente comunicato del 26 marzo 2021). L'impianto modificherebbe profondamente il paesaggio, non solo per l'opera in sé ( non basta circondare di alberi l'area interessata per rendere accettabile l'impatto dell'opera), ma soprattutto per l'effetto indotto sui terreni dell'area circostante, resi appetibili per gli operatori delle energie rinnovabili, data la preziosa vicinanza con la stazione di conversione ;
2) il punto di approdo dell' elettrodotto insiste nei fondali del sito ITA040012, disciplinato ai sensi della direttiva Habitat (pSIC, SIC e ZSC), n°125 Fondali di Capo Sana Marco–Sciacca. La Commissione Tecnica Specialistica poiché la costa è interessata alla nidificazione delle tartarughe caretta caretta, ha espresso parere favorevole a condizione che l'opera sia soggetta a un monitoraggio ambientale marino nella fase ante-operam, in corso d’opera e post-operam. Ed inoltre: “ Lo stesso monitoraggio
dovrà essere esteso anche alla porzione dell’arenile nel tratto di costa compreso tra il porticciolo di Marinella di Selinunte e le piccole spiagge presenti in prossimità del punto di approdo, al fine di salvaguardare la possibile nidificazione della specie caretta-caretta” (pag 25)
. E’ da rilevare che non è chiaro come sarà realizzato questo compito da Terna e non è chiaro neanche alla Commissione, che ritiene “generico” quanto previsto dalla società proponente ;
3) per quanto riguarda l’incidenza dell’opera sul sito ITA010011 “Sistema dunale Capo Granitola, Porto Palo e Foce del Belice”, stranamente si afferma da parte di Terna, ma anche della commissione tecnica specialistica, che “I siti Natura 2000 citati di seguito sono collocati nelle vicinanze, ma non vengono interferiti direttamente. •ITA010011 Sistema dunale Capo Granitola , Porto Palo e Foce del Belice” (pag 8). E’ evidente che non c’è soluzione di continuità nel sistema ( vedi foto a latere) e che quindi l’interferenza diretta c’è. Inoltre pare opinabile che la tecnica di trivellazione orizzontale non porti disturbo al sito, come sostenuto dalla società proponente,;
4) Se non fossero sufficienti queste motivazioni per ritenere sbagliata la scelta del punto di approdo, le opere relative saranno realizzate all'interno della area di pertinenza della antica città di Selinunte, ed è pertanto probabile ( se non certo) che siano presenti reperti importanti. Per questo motivo la Soprintendenza ai BBB.CC.AA. di Trapani ha espresso con nota prot. n. 003610 del 24 marzo 2023 parere favorevole a condizione che sotto la direzione della stessa siano condotte indagini archeologiche.
Pertanto, considerata l’estrema delicatezza del territorio su cui insisterebbe l’impianto e i possibili rischi per il patrimonio archeologico, noi di Italia Nostra chiediamo la massima attenzione e il massimo rigore nel processo di realizzazione e verifica.
Il responsabile del presidio di Castelvetrano
Ing Pietro Di Gregorio
Il presidente della sezione di Trapani di Italia Nostra a.p.s. di Italia Nostra a.p.s.
Prof. Antonio Pellegrino
Il presidente del Consiglio Regionale Siciliano
di Italia Nostra a.p.s.
Prof. Leandro Janni