Interviene per fermare un pestaggio, giovane palermitano ucciso con un colpo alla testa

Il 21enne Paolo Taormina era figlio del titolare di un locale vicino al Teatro Massimo.L'assassino ha confessato

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
12 Ottobre 2025 13:49
Interviene per fermare un pestaggio, giovane palermitano ucciso con un colpo alla testa

L'unica sua colpa è stata quella di esser intervenuto per fermare il pestaggio di un ragazzo da parte del branco. Un giovane di 21 anni è stato ucciso la notte scorsa con un colpo di pistola alla testa a Palermo a pochi metri dal Teatro Massimo, nel cuore della movida.

Da quanto emerso -secondo quanto riportato dall'Ansa- la vittima sarebbe intervenuta per sedare una rissa e bloccare un gruppo di giovani che stava picchiando un ragazzo, ormai finito a terra. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e le ambulanze ma per la vittima non c'è stato nulla da fare.A seguito delle indagini si è scoperto che la vittima fosse il figlio dei titolari del locale 'O Scruscio', il giovane 21enne Paolo Taormina. ll giovane (in foto) è stato ucciso in piazza Spinuzza.

Secondo una prima ricostruzione attorno alle 3 e mezza un gruppetto di giovanissimi avrebbe scatenato una rissa tra i tavolini del locale; alcuni ragazzi stavano picchiando un altro giovane quando la vittima sarebbe intervenuta per placare gli animi. Sembrava che Taormina fosse riuscito a sedare la rissa ma all'improvviso uno dei membri del branco avrebbe estratto la pistola e avrebbe esploso un colpo a distanza ravvicinata puntando alla fronte. Il gruppo si è poi dileguato a bordo degli scooter. Tanti i giovani ancora vicini al pub dove si è consumato il delitto che è uno dei luoghi della movida di Palermo. Gli investigatori stanno visionando le videocamere di video-sorveglianza dei tanti locali della zona in cui la scorsa notte. 

C’è un fermato per l’omicidio di Paolo Taormina. È Gaetano Maranzano, 28 anni, del rione Zen.

Maranzano avrebbe confessato il delitto e spiegato cosa sarebbe accaduto. Nel corso di una rissa ha riconosciuto Taormina perché in passato avrebbe importunato la sua fidanzata. Ed è per questo che avrebbe perso il controllo, uccidendolo. La sua versione va riscontrata.

“Ma come si fa? Qual è la motivazione. Mi hanno distrutto la vita. Come si fa a sparare in testa a un ragazzo? Come faccio a vivere ora? Mi avete tolto la speranza” urla disperata la madre del 21enne. Attorno alla donna parenti e amici che cercano di consolarla. Al momento non ci sarebbero ancora indiziati né persone in stato di fermo. I militari, con il supporto della polizia, sono al lavoro per raccogliere elementi utili e chiarire l'esatta dinamica dell'omicidio. Sul posto gli uomini della scientifica, impegnati nei rilievi tecnici e nella raccolta di reperti.

C'è molta paura fra i cittadini che chiedono maggiori controlli ed un inasprimento delle pene per combattere la recrudescenza della microcriminalità giovanile.

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