Il Cous Cous unisce i popoli, due laboratori a Marinella di Selinunte

Slow food Alto Belice, Consorzio Hera, Comitato Sacro Cuore di Maria e il Consorzio Solidalia in sinergia per la pace

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
20 Maggio 2023 17:26
Il Cous Cous unisce i popoli, due laboratori a Marinella di Selinunte

Il Cous Cous è ormai universalmente noto come il piatto che unisce i popoli e le culture e quale miglior ambasciatore potrebbe esserci per celebrare anche nel nostro territorio la Giornata Mondiale del Rifugiato, l’appuntamento sancito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di milioni di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati nel mondo costretti a fuggire da guerre e persecuzioni.

Ed a dimostrazione che dalla sinergia e dall’interazione tra associazioni e stakeholder si possono realizzare delle belle iniziative, La Comunità Slow Food per la valorizzazione dell’Alto Belice, il Consorzio Hera, ente attuatore del Progetto SAI FAMI 1855, il Comitato permanente Sacro Cuore di Maria e il Consorzio Solidalia, ente attuatore del Progetto SAI 233-PR-2, di cui il comune di Campobello di Mazara è Ente attuatore, grazie ad un protocollo di intesa tra i consorzi e la Comunità Slow Food per la valorizzazione dell’alto Belice , si sono organizzati due laboratori che racconteranno in due appuntamenti il cous cous, piatto dell’amicizia mediterranea e che coinvolgeranno le donne del borgo di Marinella di Selinunte, che prepareranno la zuppa di pesce insieme agli ospiti di Sai e di Hera, con il pescato selinuntino.

Serafina Di Rosa, portavoce della Comunità Slow Food per la valorizzazione dell’ alto Belice ai nostri microfoni afferma :

“Chi meglio degli abitanti del borgo può comprendere la condizione dei migranti in quanto loro stessi ed il borgo sono nati da una migrazione. Le famiglie che hanno fatto nascere il borgo provenivano dal palermitano, da Porticello e da Balestrate e dal trapanese da Castellammare del Golfo arrivavano nel golfo di Selinunte per la pesca della sardina e poi via via hanno deciso di stabilirsi sulla costa- continua la portavoce-

Lo scopo delle Comunità slow food non è solo quello di raggiungere l’obiettivo specifico della sua progettualità ma soprattutto è quello di fare rete nel territorio in cui opera dialogando e interagendo con “tutti” veicolando e divulgando la tutela della biodiversità, per la salvaguardia dell’ambiente. Dobbiamo diffondere la cultura alimentare, buona pulita e giusta- dice ancora Serafina Di Rosa- Attraverso i laboratori la Comunità Slow Food per la valorizzazione dell’alto Belice vuole delineare una narrazione di riscatto, aggregazione a partire da un soggetto potente come il cibo”.

Noi di prima pagina castelvetrano lo abbiamo raccontato in una video intervista qualche mese fa, potrete rivederla a questo link:

https://www.primapaginacastelvetrano.it/le-tradizioni-della-marineria-di-marinella-di-selinunte

Il cuscus La sua storia millenaria, lo rende, senza alcun dubbio, un cibo sociale, un piatto d’amore, pace ed integrazione.

Il cibo e la cucina, architrave di uno spazio interculturale, possono essere veicolo di inclusione, opportunità di confronto e arricchimento.

Dalle coste del Maghreb, all’Africa Sub-sahariana alla Sicilia, il cous cous: il piatto che unisce i popoli.

I laboratori culinari si svolgeranno presso lo Scalo di Bruca, a Marinella di Selinunte mercoledì 24 Maggio e mercoledì 31 Maggio dalle ore 10.00 alle ore 14.00

Nelle sopra indicate giornate, durante un break l’associazione del pane nero di Castelvetrano offrirà agli ospiti dei sopracitati consorzi una degustazione di pane nero.

L'evento finale sarà caratterizzato da esposizioni fotografiche, degustazioni, testimonianze, sfilate e accompagnato dal ritmo di "La Bottega delle Percussioni".

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