Ha vinto Elly Schlein, ribaltando tutti pronostici e con una rimonta che solo sette giorni fa pareva impossibile ha già messo a segno due record: E’ il primo segretario donna del partito ed è anche la più giovane , solo 37 anni per quella che pare essere un leader credibile e realmente progressista che nei discorsi di questi mesi ha fatto una cosa che sembrava incredibile per quello che era diventato il PD. Ha parlato di diritti sociali, di lavoro, di rispetto per le minoranze, insomma tutti discorsi di sinistra che la sinistra negli ultimi vent’anni si era dimenticata di fare e di portare avanti., forse perché troppo abbarbicata alle posizioni di potere che ha gestito senza parsimonia.
E poi è tornata a parlare con la gente coinvolgendo anche molti non simpatizzanti per quel partito. Ha pure avuto tanto sostegno da molte figure storiche del PD, non stiamo qui a menzionarle perché è risaputo, e questo quello che ci fa temere per un cambiamento che sia solo di facciata, mentre forse Stefano Bonaccini, ottimo amministratore, persona seria e politico di razza, signorile anche nella sconfitta, faceva temere ai padroni del vapore che molte poltrone sarebbero saltate.
Le donne hanno dimostrato spesso di avere una marcia in più ed in un momento storico come questo, con la prima donna premier e con le leader di entrambi i partiti più importanti del Paese entrambe donne, lo prendiamo davvero come un cambio di passo per questa Italia che ha tanto bisogno di idee e progettualità.
(A.Q.)
