RESTIAMO A CASA! Quella che stiamo combattendo non è una guerra ad armi pari, non è una guerra normalmente intesa. Il nemico è invisibile, si insidia nel nostro corpo, nei nostri polmoni ed in 14 giorni inizia a devastarli. Premesso che ritengo sia una sorta di "prova tecnica di guerra batteriologica", invito tutti a non sentirsi invincibili, a non andare a fare jogging (la ginnastica si può fare anche in casa), a non andare al supermercato tutti i giorni: anzi meglio se va una persona per diverse famiglie una o due volte alla settimana tanto per fare un minimo di scorta, al povero cane (che spesso diventa la scusa per non stare in casa e non rispettare le regole) non fate fare km lui inizierà ad odiarvi e voi rischiate di essere la prossima vittima del "nemico invisibile".
Non sono una persona influenzabile nè tantomeno che si fa prendere dal panico (ero nel Mar Morto ad Aqaba durante la seconda Intifada con a pochi metri dalla testa gli elicotteri da guerra israeliani e non era di certo rassicurante) ma in questo periodo dove il nemico Covid-19 sta uccidendo persone conosciute e non, magari viste solo qualche mese fa, persone più giovani di me mi spinge a chiedere a tutti di RESTARE IN CASA. Cremona, dove abito, è la città che è stata sul fronte sin dai primi contagi di Lodi, Codogno, Casalpusterlengo.
Ora abbiamo una Ong americana e medici cinesi. Ma siamo una città "in guerra", una città fantasma...se non fosse per quelle maledette sirene.... Sentire ogni giorno innumerevoli sirene di ambulanze è veramente da situazione di guerra. Ultimamente qualcuna meno, ma oggi in meno di mezz'ora tre, di cui una fermatasi a qualche centinaia di metri da casa mia. E il pensiero va a quella persona che conosco, magari anche di vista, e che forse non rivedrò più. A Mr. Covid-19 che potrebbe anche svolazzare qualche metro in direzione di casa mia.
Voi siciliani, che avete la fortuna di abitare in un luogo dove il virus si propaga molto lentamente (grazie al fatto che non siete invasi da polveri sottili che il virus usa come taxi), nonostante l'orda barbara fuggita dal Nord, RESTATE IN CASA. Denunciate se vedete degli assembramenti, se siete a conoscenza di qualcuno che è in quarantena che trovate beatamente girovagare per le strade. Non fate come quel 40% di lombardi che ancora se ne frega delle regole che continua ad uscire senza seri motivi, quel 40% che sta impedendo di arginare il "nemico invisibile".
Non è facile, lo so. Pensate anche a tutte quelle persone in "prima linea come medici, infermieri, Oss, Asa", hanno famiglia pure loro, ma saranno là a curarvi se sarete vittime di Mr. Covid-19. L'unico modo per riprenderci la nostre vite è RISPETTARE LE REGOLE E STARE IN CASA. Più rispetto e prima ce ne libereremo. Elena Manzini