E’ passato un altro anno per gli operai Forestali e forse qualcuno non s’è né accorto

Redazione Prima Pagina Castelvetrano
Redazione Prima Pagina Castelvetrano
18 Ottobre 2019 15:16
E’ passato un altro anno per gli operai Forestali e forse qualcuno non s’è né accorto

Sono solo parole quelle delle sigle sindacali che, dopo nomine e convegni ribadiscono a caratteri cubitali, una riforma del settore  che ad oggi rimane sempre e solo utopia. Seppur ormai non si debba credere a niente ci si mette anche la presa in giro del governo e degli stessi sindacati (in aggiunta a quelli di base) al cospetto di tanti lavoratori forestali che aspettano e non vedono mai arrivare il treno per poter salire a bordo. Nauseati e schifati, si prende in seria considerazione che il tutto è andato in fumo e, ci si imbatte alla conclusione di un altro anno di copia-incolla nel dire e soprattutto nel fare.

Tutti fanno carriera e raggiungono i propri obiettivi, con deleghe,nomine e perché no anche di guadagni, mentre il soldato semplice (operaio Forestale) mette in conto che deve farsene una ragione , nonostante tutti gli hanno promesso stabilizzazioni, aumento di giornate o…. due soli contingenti. Tutto rimane al suo posto e tutti ripresenteranno il conto il prossimo anno con gli stessi punti all'ordine del giorno e tante promesse politiche di turno con il deputato che certamente ribadirà che il prossimo anno sarà diverso dal passato.

Considerazioni reali a cui, vien da ridere se si pensa che, ormai la stragrande maggioranza degli operai non và più dietro a dei cialtroni o oratori di turno che sbandierano il tutto con il loro tornaconto che sta ormai sgretolandosi, visto la non conclusione di tanti e visto che sui social vengono "mazziati" da tutti i lati. Sindacati che non mettono piede nemmeno nei cantieri forestali, sapendo che vengono attaccati qualora tentano di ripetere lo stesso discorso dello scorso anno. Stessa lagna e stesse situazioni di anno in anno, con l'inserimento di qualche novità in corso d'opera che non trova riscontro negli animi dei lavoratori.

Situazioni di stallo che rimarcano l'inutile presa di posizione dei sindacati che si cullano dietro l'inconcludenza dei lavoratori che non hanno il coraggio o la voglia di reagire. Passa il tempo e passa la voglia di mettere in atto ciò che si pensa o per meglio dire quello che si dovrebbe mettere in campo. Una lotta che viene fatta sui social o sui media ma, a tutto questo purtroppo non si può cantar vittoria.   Antonio David

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